Speranza: “Non possiamo più permetterci di farci cogliere disarmati dalla pandemia”
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"Ascoltare le dichiarazioni irresponsabili di alcuni mi fa letteralmente soffrire. Come si può perdere così in fretta la memoria di un trauma come quello che abbiamo vissuto? E com'è possibile far finta di credere che questa crisi sia definitivamente alle nostre spalle": così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un passaggio del suo nuovo libro intitolato "Perché guariremo – Dai giorni più duri a una nuova idea di salute". Libro che sarebbe dovuto arrivare ieri nelle librerie, ma che non è stato ancora distribuito. A quanto ha riferito in una nota il portavoce del ministro, la distribuzione sarebbe stata congelata a causa delle situazione epidemiologica: "Sarà pubblicato quando avrà il tempo di presentarlo. Ora ogni energia è dedicata alla gestione dell'emergenza", ha detto.
Alcuni passaggi sono stati comunque diffusi dal quotidiano La Verità. Nel libro, scritto quest'estate quando la fase più critica sembrava ormai superata e non si erano ancora fatti i conti con la seconda ondata di contagi, si legge: "Dopo questa esperienza […] nessuno di noi potrà dire ‘non lo sapevo'. Non possiamo più permetterci di essere colti disarmati di fronte alla violenza di una eventuale nuova pandemia". E ancora: "Credo che chiunque abbia avuto e abbia responsabilità di governo in questi mesi difficili debba essere pronto a rendere conto in ogni sede di quello che ha fatto. Vale per tutti: dal capo dell'Oms al sindaco del più piccolo Comune, passando per ministri, presidenti o assessori regionali".
Si parla anche di Europa: "Il Covid ha determinato una rilevante e fondamentale novità politica: l'Unione Europea ha smesso di essere la grande assente, divisa e bloccata da miopi interessi nazionali". Così come di economia, che quest'estate iniziava a dare i primi segnali di ripresa: "Ci sono segnali incoraggianti anche dal punto di vista della ripresa economica e sociale", scriveva Speranza. Chiaramente ora questi dovranno essere confrontati con le conseguenze di questa nuova ondata e delle misure restrittive che si stanno rendendo necessarie per contenere la curva epidemiologica e scongiurare un secondo lockdonw. Che, e su questo il mondo della politica sembra essere d'accordo, sarebbe insostenibile per l'economia del Paese.