Speranza firma ordinanze: da lunedì quasi tutta Italia tra zona rossa e arancione
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le nuove ordinanze che portano gran parte delle Regioni italiane in zona rossa. La decisione del ministro è stata presa sulla base dei dati e delle indicazioni forniti dalla Cabina di regia: la firma delle tre ordinanze è arrivata il 12 marzo e le nuove misure, con maggiori restrizioni per milioni di italiani, entreranno in vigore a partire da lunedì 15 marzo. Passano in zona rossa: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Veneto e la Provincia autonoma di Trento. A queste si aggiungono il Molise, per cui è stata confermata la zona rossa per altre due settimane, e la Campania, in zona rossa dalla scorsa settimana. Dopo le verifiche effettuate dal ministero della Salute sulla base dei dati corretti, la Basilicata tornerà in zona arancione da martedì 16 marzo (ora è in zona rossa).
In realtà nei testi delle ordinanze pubblicati dal ministero non si fa riferimento né alle Marche né alla Provincia autonoma di Trento, il che farebbe pensare a una loro permanenza in zona arancione. Ma i comunicati del ministero della Salute diffusi già da ieri riportano questi due territori tra quelli che passeranno in zona rossa. Sulla base di quanto prevede il nuovo decreto Covid, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, tutte le altre Regioni saranno in zona arancione dal 15 marzo al 2 aprile, fatta eccezione per la Sardegna che resta in zona bianca. Con il nuovo decreto in questo arco di tempo che porta fino alle festività di Pasqua, infatti, viene di fatto abolita temporaneamente la zona gialla.
Le Regioni che passano in zona rossa
La prima ordinanza firmata da Speranza dispone il passaggio in zona rossa per Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto. Finora questi territori erano tutti in zona arancione, fatta eccezione per il Lazio che passa direttamente dalla fascia gialla a quella rossa a causa di un indice Rt superiore alla soglia limite di 1,25, quella che fa scattare praticamente in automatico la zona rossa.
La seconda ordinanza prevede il passaggio in zona rossa di un’altra Regione, la Puglia, in cui i contagi continuano a crescere e la diffusione del virus preoccupa soprattutto in alcuni territori, tanto che si era già provveduto a mettere in campo misure più stringenti a livello locale.
La terza ordinanza, invece, rinnova la zona rossa disposta per la Regione Molise con il precedente provvedimento, quello del 27 febbraio 2021, con cui il territorio molisano passava tutto in zona rossa in seguito all’aumento dei contagi.
Quali Regioni saranno in zona arancione dal 15 marzo
Per quanto riguarda le altre Regioni, il nuovo decreto legge approvato ieri dal governo Draghi prevede che a tutti i territori in zona gialla, nel periodo tra il 15 marzo e il 6 aprile, si applichino misure più restrittive. In particolare, dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile valgono le stesse misure in vigore per la zona arancione. il 3, 4 e 5 aprile, invece, in tutto il territorio nazionale – fatta eccezione per eventuali zone bianche – si applicano le regole della zona rossa in occasione dei giorni di Pasqua. Dal 15 marzo saranno quindi in arancione: Abruzzo, Calabria, Liguria, Toscana, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta, oltre alla Provincia autonoma di Bolzano.