Speranza firma nuova ordinanza: tampone per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna
"Ho appena firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Inoltre si aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito". Lo annuncia in un post su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l'aumento di casi positivi registrati soprattutto dai vacanzieri di ritorno dall'estero, e in particolare dai Paesi menzionati dalla sua ultima ordinanza.
"Dobbiamo continuare – ha aggiunto nel post – sulla linea della prudenza per difendere i risultati raggiunti negli ultimi mesi con il sacrifico di tutti".
Sono 481 nuovi casi, e alcune Regioni hanno già iniziato a emanare nuove ordinanze. Ultima in ordine di tempo la Toscana, che si aggiunge a Puglia, Emilia-Romagna, Campania e Sicilia, nella lista delle Regioni che hanno stabilito la quarantena obbligatoria o i test a tappeto, per chi rientra a casa dall'estero. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato un'ordinanza che prevede il tampone gratuito per coloro che rientrano dall'estero. Mentre il governatore Michele Emiliano ha imposto la quarantena per chi rientra da Malta, Spagna e Croazia: tra coloro che sono rientrati da questi Paesi, negli ultimi 4 giorni, in Puglia ci sono stati oltre 40 casi.
Stessa misura prevista in Sicilia, rivolta agli arrivi da Spagna, Grecia e Malta. L'ordinanza del ministro della Salute ha reso obbligatori i controlli in tutto il territorio nazionale, per chi rientrerà da Malta, Croazia, Spagna e Grecia, paesi dove si registrano numeri preoccupanti.
Nelle Regioni – è il caso della Toscana – sono in arrivo inoltre misure più stringenti per le discoteche. Anche per quest'ambito dovrebbero arrivare norme valide a livello nazionale. A preoccupare sono proprio i focolai che esplodono durante gli eventi a cui partecipano molti giovani. Nel locale ‘Seven Apples' in Versilia almeno 500 giovani potrebbero essere stati contagiati perché, la notte tra l'8 e il 9 agosto c'era una ragazza pisana, rientrata da una vacanza a Mykonos, che dopo un tampone è risultata positiva al virus.
Al vaglio, in una riunione tra Governo e Regioni, c'erano tre ipotesi: sottoporre gli arrivi dai Paesi a rischio a test antigene nei luoghi di sbarco (ove possibile); consentire di presentare un certificato di test negativo fatto nelle 72 ore precedenti; comunicare il rientro alla Asl di appartenenza, per poi effettuare un tampone nelle 48 ore successive. Gli esami all'aeroporto, peraltro, dovrebbero avere un risultato immediato, nel giro di pochi minuti. Ma questi test rapidi potrebbero non essere ancora disponibili su larga scala. In tutti e tre i casi, comunque, l'obiettivo è quello di evitare il ricorso indiscriminato all'isolamento per 14 giorni, che sarà ovviamente necessario nel caso di positività.
"Dobbiamo restare il paese più sicuro al mondo sul piano sanitario – ha detto il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia rivolto ai rappresentanti regionali -. Auspico che ci possa essere con le Regioni una condivisione de metodo da utilizzare nelle prossime settimane".