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Speranza dice che il governo estenderà ancora il green pass obbligatorio

Il governo estenderà ancora il green pass e continua a riflettere sull’ipotesi di inserire l’obbligo della vaccinazione contro il Covid. Il ministro Speranza conferma quanto detto negli ultimi giorni, anche alla luce del decreto varato questa mattina dal Consiglio dei ministri. E sulla terza dose spiega: “Partiremo da chi è più fragile”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Green pass, obbligo vaccinale, la terza dose e le tensioni nel governo. Il ministro Speranza tocca tutti i temi d'attualità intervenendo al Festival della Salute, dove spiega le intenzioni dell'esecutivo e non chiude le porte all'ipotesi di rendere la vaccinazione contro il Covid obbligatoria per legge. "Noi stiamo estendendo il green pass, lo estenderemo ancora nelle prossime settimane e l'obbligo è una facoltà che la Costituzione ci offre – annuncia Speranza – L'opzione dell'obbligo vaccinale resta in campo, la continueremo a valutare anche in relazione al quadro epidemiologico, ma non abbiamo paura di dire che è un'opzione che è in campo".

In futuro potrà servire un richiamo annuale per tutti contro il Covid, anche questa è un'ipotesi in campo che però "va approfondita con la comunità scientifica". Il futuro è ancora incerto, ma intanto è arrivato il via libera della Cts dell'Aifa alla terza dose per alcune categorie: "Partiremo da chi è più fragile – annuncia il ministro della Salute – Non so neanche se sia giusto parlare di terza dose o di completamento del ciclo vaccinale". Nelle prossime ore arriverà una circolare del ministero per illustrare le categorie: "Tutti i Paesi in Ue si stanno muovendo in questa direzione", sottolinea Speranza.

Sono stati giorni segnati dalle aggressioni di alcuni no vax a medici e giornalisti: "Chi fa uso di violenza per me è incompatibile con ogni incarico pubblico, figuriamoci nella scuola – commenta Speranza – serve il pugno molto duro con i violenti, ma bisogna insistere con la persuasione con le persone che hanno dubbi". Poi c'è chi sostiene che i malati di Covid non vaccinati debbano pagarsi le cure: "No – spiega secco il ministro – la cosa più bella del nostro Sistema sanitario nazionale è il suo universalismo" e cioè che "se una persona sta male non conta chi sei, se sei ricco o povero, se hai fatto il vaccino o meno, devi essere curato".

Il ministro Speranza dice anche la sua sulla tensione politica dell'ultima settimana, soprattutto all'interno del governo: "La nostra decisione è di attenzione al bene comune e alla scrittura delle norme, non si fa politica sul Covid, non si fa politica sull'emergenza". Poi un commento sulle sue due esperienze di governo e sui due presidenti del Consiglio, prima Conte e poi Draghi: "Ho lavorato benissimo con entrambi – spiega – Penso che siamo stati fortunati, ho trovato una straordinaria sensibilità, hanno messo prima l'interesse della salute".

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