Speranza: “Dibattito su obbligo legittimo, vaccino è essenziale per tenere pandemia sotto controllo”

Si sono riuniti oggi a Bruxelles i ministri della Salute dell'Unione europea per discutere di come frenare la quarta ondata di contagi che sta travolgendo tutta Europa. Alcuni Paesi stanno cercando di farlo pensando all'obbligo di vaccinazione contro il Covid. "Ogni Paese fa le valutazioni con i dati che ha. Noi siamo stati il primo Paese in Europa a dire obbligo per il personale sanitario. Oggi ci hanno i Paesi europei ci hanno quasi tutti seguito su questa linea. E oggi ci sono anche altre categorie nel nostro Paese che hanno un obbligo. È legittima la posizione dell'Oms (che ritiene l'obbligo vaccinale l'ultima spiaggia, ndr) , è legittima la posizione dei Paesi che stanno aprendo una discussione, come Germania o Austria", ha commentato il ministro Roberto Speranza parlando con i giornalisti a margine del Consiglio Ue Salute.
Per poi aggiungere: "Io insisto su un punto: che il vaccino è il vero strumento essenziale. Quindi tutte le strade che aiutano ad aumentare il tasso di vaccinazione sicuramente aiutano i Paesi a tenere sotto controllo questa pandemia. Dovunque le vaccinazioni sono più consistenti, la situazione di ospedalizzazione, di area medica, di terapia intensiva e anche di mortalità è più bassa". Si tratta comunque di una questione, ha sottolineato il ministro, molto delicata "ed è evidente che il quadro tra Paesi è molto differente".
Speranza ha anche parlato della possibilità di prorogare lo stato di emergenza in Italia, affermando però che le discussioni "non sono ancora mature in seno al governo, aspetteremo ancora il tempo necessario per consolidare una riflessione che sicuramente è in corso e poi faremo le nostre valutazioni".
E infine, sulle vaccinazioni ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, il ministro ha concluso: "La vaccinazione per i bambini partirà il 16 dicembre. La mia opinione è che le persone devono fidarsi dei nostri pediatri di libera scelta. Abbiamo la fortuna di essere un grande paese con medici pediatri di grandissima qualità. Sono persone che hanno dedicato la loro vita ai nostri piccoli. Su una materia così delicata bisogna affidarsi a chi ha dedicato una vita a questa materia, non ci si può affidare a un social network, a un talk show, a una battuta televisiva, affidiamoci a delle persone che per competenza, per storia e per esperienza, hanno tutti gli elementi per poter valutare. Lo dico da ministro ma anche da padre".