Spending review, si parte con i tagli alla sanità
Nessun programma dettagliato è stato preparato dopo il piano di intervento sulla spending review stabilito dal Consiglio dei Ministri, ma da fonti governative fanno sapere che tra i primi interventi sicuramente ci saranno i tagli alla sanità e quelli sulle auto blu. Il super commissario Enrico Bondi, incaricato dal Governo di provvedere ad una revisione della spesa pubblica, ne ha parlato con il Premier sabato scorso e domani ci sarà il decisivo incontro tra Bondi e il Ministro Giarda per fare il punto della situazione.
Bondi al lavoro sulla spesa pubblica – Il commissario ha già preso possesso del suo ruolo di risanatore e da giorni è al lavoro al Ministero dell'economia chiedendo dati agli uffici competenti e verificando mancanze e sperperi del sistema della spesa pubblica. Probabilmente non è ancora il momento del programma definivo previsto dall'incarico, ma Bondi sta cercando di capire quali possano essere i settori dove è più necessario un intervento immediato e quali dove una razionalizzazione della spesa darebbe i suoi frutti più velocemente.
Tagli ai costi della sanità – Sicuramente il sistema sanitario nazionale è uno di quei settori dove gli sperperi negli anni si sono fatti sentire più forti e la convinzioni di tutti è che si debba varare presto una riforma sanitaria. Intanto però si potrebbe cominciare proprio dalla modifica del sistema di acquisti, e dei bandi per le gare di appalto di prodotti e servizi. Bondi per questo sta studiando i meccanismi della Consip, la società per razionalizzare gli acquisti della pubblica amministrazione cercando di capire quali siano i ritardi e le inadempienze. Una buona parte dei tagli da effettuare infatti potrebbe arrivare proprio da qui attraverso una maggiore trasparenza e standardizzazione dei parametri richiesti.
Appalti e consulenze – Uno dei progetti del Governo ad esempio è quello di accorpare in un'unica centrale gli acquisti fatti da enti e amministrazioni statali affini in modo da risparmiare tempi, costi e spuntare prezzi più concorrenziali e maggiore qualità. Tutto questo ovviamente dietro una completa opera di trasparenza attraverso la pubblicazione di bandi e atti a cura dell'Autorità centrale vigilante. Un altro dei temi centrali sono infine le consulenze di cui negli ultimi anni si è fatto largo abuso, soprattutto per clientelismo, e su cui il governo vuole abbattere la scure attraverso tagli dei costi di almeno il 20%.