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Sostegno scolastico: il Pdl vuole aprire ai privati

I senatori del Pdl Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile hanno proposto un ddl per aprire il mondo del sostegno scolastico alla gestione privata. Ma l’opposizione insorge.
A cura di Alfonso Biondi
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Riforma della scuola

Una legge che affidi ai privati la gestione degli insegnanti di sostegno. Non è ancora realtà, certo, ma ci stanno lavorando Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile, due senatori del Pdl che hanno proposto di aprire alla gestione dei privati il mondo del sostegno scolastico. Ovviamente parliamo di scuola pubblica. Il disegno di legge, che è già stato discusso qualche giorno fa nella Commissione cultura al Senato, consta di un unico articolo che si sviluppa in 2 commi e reca "Disposizioni per favorire alunni con disabilità". Nel testo si legge che "i dirigenti degli istituti scolastici e delle scuole di ogni ordine e grado sono autorizzati a definire progetti, con la collaborazione di privati, per il sostegno di alunni con disabilità […] Un'apertura ai privati che i due senatori giustificano come una conseguenza della "nuova logica dell'autonomia scolastica".

Ma il governo dove troverà le risorse per portare a termine questo provvedimento? Nell'articolo 2 del ddl si legge che "dall’attuazione delle disposizioni di cui al comma 1 non deve comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". Tradotto: lo Stato non ci metterà un euro. E forse il nocciolo della vicenda è proprio questo.

Ovviamente non si sono fatte attendere le polemiche da parte dell'opposizione. Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria del PD, ha commentato così la proposta di Bevilacqua e Gentile:

Mentre il governo taglia indiscriminatamente gli insegnanti di sostegno si vuole forse appaltare all'esterno il sostegno ai ragazzi con disabilità?. E dove dovrebbero mai trovare le risorse le scuole, che non hanno più un euro in cassa, per tali collaborazioni? Il sostegno sarà a carico dei familiari o di improbabili sponsor?

E il rischio, da scongiurare, è che una volta passato il provvedimento il sostegno debba essere pagato dai familiari degli alunni disabili. Al momento si tratta solamente di un disegno di legge, quindi c'è ancora tempo per modificarlo e per migliorarlo. E l'augurio delle famiglie è forse proprio questo.

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