Sospesa la nomina di Conte a leader del M5s, Grillo: “Situazione complicata, sentenze si rispettano”
Il Garante del M5s Beppe Grillo interviene con un post su Facebook sulla vicenda della sospensione in via cautelare dei vertici del Movimento, decisa ieri dal Tribunale di Napoli, e annuncia un colloquio con Giuseppe Conte, per capire quali dovranno essere le prossime mosse. L'ordinanza dei giudici di Napoli di fatto ha riportato indietro le lancette dell'orologio di qualche mese, con l'azzeramento delle ultime nomine – compresa quindi quella dell'ex premier Conte – e il ritorno alla vecchia struttura, che prevedeva un comitato direttivo composto da 5 membri.
La decisione, che sospende le modifiche dello statuto dello scorso agosto, ha fatto quindi decadere la carica di Conte, a partire da un ricorso depositato lo scorso ottobre da alcuni iscritti, Steven Hutchinson, Renato Delle Donne e Liliana Coppola, supportati da centinaia di attivisti che hanno contribuito al pagamento delle spese legali.
Si attendeva un commento da parte del Garante del M5s, che dopo la notizia dell'ordinanza non si era ancora espresso pubblicamente. "A seguito dell’Ordinanza del Tribunale di Napoli VII Sezione Civile in data odierna che ha sospeso, ai sensi dell’art. 23 c.c., le delibere impugnate del MoVimento 5 Stelle del 3 agosto 2021 di modifica dello statuto e del 5 agosto 2021 di nomina del Presidente, ha acquisito reviviscenza lo Statuto approvato il 10 febbraio 2021. Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata. In questo momento non si possono prendere decisioni avventate. Promuoverò un momento di confronto anche con Giuseppe Conte. Nel frattempo, invito tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire", ha scritto sul suo profilo Facebook.
Dopo il post dell'ex comico il leader pentastellato ha deciso di disdire la sua partecipazione a Porta a Porta, prevista per questa sera. Oggi l'ex reggente del M5s Vito Crimi ha ribadito che la leadership di Conte non è in discussione, ma ha anche aggiunto di essere pronto a dare una mano in questo complicato frangente: "Io mi sono messo a disposizione. Se serve il mio supporto in quanto reggente all'epoca dei fatti io ci sono, se invece tocca a Grillo, lo farà". E lo stesso Giuseppe Conte ieri sera ha ribadito di non avere alcuna intenzione di farsi da parte: "A questa sospensione noi risponderemo con un bagno di democrazia, tanto più che erano già in programma alcune modifiche allo Statuto”.
"Il professor Conte ha scritto lo Statuto dei Cinque Stelle con la stessa chiarezza con cui scriveva i Dpcm: il risultato è l'esplosione del Movimento. E questa volta non c'è stato nemmeno bisogno di combatterli: hanno fatto tutto da soli #StelleCadenti", ha twittato il leader di Italia viva Matteo Renzi.
Conte rilancia il posti di Grillo sui social
Il presidente del M5s Giuseppe Conte ha rilanciato il post di Beppe Grillo. Nel giro di un'ora sono più di 1000 i commenti nella pagina Facebook di Conte. Quasi tutti chiedono all'avvocato di Volturara Appula di resistere, assicurando che la base confermerà il voto a suo favore. "Conte, con te. Ti rivotiamo, no problem", scrive un utente.
Per avvocato attivisti votazione deve essere fatta su Rousseau
Secondo l'avvocato Lorenzo Borrè, che ha assistito gli attivisti del Movimento 5 Stelle nel ricorso sulle due delibere con cui, lo scorso agosto, il Movimento ha modificato lo statuto e ha eletto Giuseppe Conte come presidente, una nuova votazione deve essere fatta sulla piattaforma Rousseau: "Ricordo che Grillo, in un comunicato del 29 giugno, disse che le votazioni vanno fatte su Rousseau perché è questo che prevede lo statuto che è tornato in vigore. Lui scrisse proprio questo per evitare impugnazioni. Quindi a mio avviso la nuova votazione andrà fatta sulla piattaforma Rousseau, lo dico da soggetto più che distante dall'associazione di Casaleggio", ha detto a 24 Mattino su Radio 24.
In merito alla presunta influenza di Luigi Di Maio sui ricorsi, data la vicinanza geografica con il comune di origine del ministro degli Esteri, ha aggiunto: "È stata scelta Napoli perché sono stati alcuni degli iscritti napoletani a rivolgersi a me per presentare il ricorso. È offensivo per tutti evocare questa cosa".