Sono stato in mezzo ai pericolosi manifestanti per la pace in Palestina, e me la sono vista bellissima.
Firenze è scesa in piazza per la pace in Palestina, il giorno dopo le manganellate che le studentesse e gli studenti avevano ricevuto a Pisa.
Fiorentini e pisani che si vogliono bene, veramente un mondo al contrario, però bellissimo.
In piazza c'era aria di casa, e un po' di rabbia e un po' di sconcerto per il giorno prima. Fra i più giovani qualcuno è andato dalle Forze dell'ordine e ha chiesto "perché?"
Le piazze sono il miglior buco della serratura da cui scrutare l'umanità. Il pezzetto d'umano che non cogli se stai al bar, o all'Università.
Le piazze sono un brulicare, si compongono e si sfaldano, poi ritornano. I pensieri che senti in piazza, da altre parti non li senti. In piazza t'incroci, ti meticci, in piazza ti puoi amare senza fatica, e Firenze non ha fatto alcuna eccezione.
C'erano gli anziani, in piazza, che si baciavano. Anche qualche giovane, però con baci più timidi.
C'erano i ragazzini avvolti nelle bandiere della pace.
C'erano le bandiere della Palestina.
C'era una bandiera dell'Onu e ce n'era una del Sudafrica, lo Stato che ha messo sotto accusa Israele per crimini di guerra e genocidio.
C'era la musica.
C'erano le kefiah.
C'era un cartello colorato a mano da una bambina, su cui aveva scritto "Niente guerra".
C'erano due casse e un microfono, ma non se li filava nessuno, le persone invece – tenendo in mano un filo – hanno preferito abbracciare ponte Santa Trinita fino a ponte alla Carraia.
Si vedeva ponte Vecchio, da dove erano. Alzando la voce li sentivano dagli Uffizi, o da piazza della Signoria.
C'erano i turisti, che si fermavano incuriositi.
Qualcuno, in piazza, regalava bandiere della pace.
In piazza c'erano alcuni di quelli che manifestarono anche durante il Social Forum del 2002, e prima ancora a Genova. Ho riconosciuto qualche volto e molti sentimenti.
In piazza c'era chi credeva, nonostante tutto e nonostante moltissimi, che un mondo diverso è necessario e tutto sommato ancora possibile.