Sondaggio, per il 70% degli elettori della Lega Salvini dovrebbe continuare a fare il segretario
Il 70% degli elettori della Lega pensa che Matteo Salvini non dovrebbe dimettersi da segretario federale, pur avendo subito una pesante sconfitta alle ultime elezioni politiche del 25 settembre. Solo il 17 % pensa che invece debba lasciare e il 13% risponde "non saprei". Sono i dati raccolti dall'ultimo sondaggio Swg, realizzato dopo il voto, dal 28 settembre al 3 ottobre.
Situazione completamente diversa è emersa invece all'interno dell'elettorato del Pd: il 68% dice che ha fatto bene Enrico Letta a dichiarare che non concorrerà più alla carica di segretario. Il 25% dice di no, il 7% ha risposto "non saprei".
Cosa pensano gli italiani di Giorgia Meloni premier
Da prima del voto a oggi crolla la "paura" di Giorgia Meloni e cresce la curiosità, ma anche un sentimento di "amarezza". Sempre secondo un sondaggio Swg, prima del 25 settembre, il 30% aveva "paura" della leader di Fratelli d'Italia. Ora questo dato si dimezza, cala del 17%, attestandosi al 13%. Specularmente prima del voto il 18% era curioso riguardo a lei, ora il dato è salito al 25%. Stessa tendenza rispetto al sentimento di "amarezza" : prima del voto era il 17%, ora è salita al 24%.
Ma quali sono le principali motivazioni che stanno dietro alle scelte di voto degli elettori del centrodestra? La ‘coerenza' ha influito particolarmente sugli elettori FdI, ma è stato incisivo anche l'appeal della leader. Il 40% ha votato Fdi perché "è rimasto sempre coerente", il 31% perché "ha fatto proposte valide", il 30% perché "è guidato da Giorgia Meloni", infine il "22% perché "è l'unico partito che non ha mai governato".
Sul bacino di voti della Lega il peso del leader è stato di gran lunga meno determinante: il 28% ha votato per il Carroccio perché "ha fatto proposte valide"; il 19% "perché è guidato da Matteo Salvini"; il 15% perché "l'ha sempre votato". Il 28% degli elettori di Forza Italia è stato convinto dalle proposte ritenute "valide", il 24% ha scelto gli azzurri perché "è l'unico partito moderato del centrodestra"; il 19% ha scelto il partito di Berlusconi perché "ha governato bene l'Italia".
Quanto al M5s, da segnalare che un elettore su due, il 51%, ha scelto il Movimento perché "è guidato da Giuseppe Conte", il 23% perché "è l'unico partito della sinistra", il 18% perché "ha fatto proposte valide". Infine, per quanto riguarda gli elettori del Pd, il 30% lo ha votato per "cercare di battere la destra", il 25% perché è "europeista", il 21% perché "l'ha sempre votato".
Quali sono invece le motivazioni che hanno portato gli elettori dell'alleanza Azione-Italia viva a preferirla? Per il 30% "ha fatto proposte valide"; per il 24% "non ha fatto proposte irrealizzabili"; il 23% gli ha dato fiducia perché "ha diversi esponenti seri e competenti".
Cosa si aspettano gli italiani dal nuovo governo
Le aspettative sul nuovo governo sono negative per il 45% degli italiani. La preoccupazione maggiore riguarda lo stop alle riforme sui diritti civili. Considerato l'esito delle elezioni è ormai che il prossimo Governo sarà formato dal centrodestra e che sarà guidato da Giorgia Meloni. Rispetto a questo a questo quadro ha aspettative "abbastanza negative" il 20%, "molto negative" il 25%". "Molto positive" per il 13% e "abbastanza positive per il 26%". I temi su cui si concentrano le aspettative negative sono uno stop alle riforme sui diritti civili 45%, politiche estremiste 37%, minor peso all'interno dell'Unione Europea 26%. Chi ha aspettative positive pensa invece che ci potrebbe essere un maggiore controllo sull'immigrazione (37%), una maggiore rapidità decisionale (35%) e una donna alla guida del governo (33%).