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Cambiamenti climatici

Sondaggio: il cambiamento climatico preoccupa 3 italiani su 4

Un italiano su quattro è preoccupato dal cambiamento climatico e crede che la riconversione ecologica sia una priorità, anche la maggioranza degli elettori di Lega e Fratelli d’Italia. Lo rileva un sondaggio di Euromedia Research.
A cura di Valerio Renzi
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Il cambiamento climatico è ormai la nostra nuova normalità. La montagna senza neve, l'inverno che non arriva mai per trasformarsi in un lungo autunno, gli eventi atmosferici estremi sempre più frequenti e la siccità. Da evento futuribile a assillo quotidiano, l'emergenza climatica ha ormai un posto di riguardo tra le preoccupazioni degli italiani.

Lo racconta anche un sondaggio realizzato da Euromedia Research, e presentato oggi da Alessandra Ghisleri sul quotidiano La Stampa. Alla domanda "lei quanto ritene importante la transizione ecologica per il futuro del pianeta e dell’Italia?", il 73,3% degli intervistati risponde che si tratta di un argomento importante, di questi per il 40% molto importante e per il 33,3% abbastanza importante. Solo per il 13,5% non è una questione centrale.

Se la percezione dell'urgenza di affrontare il cambiamento climatico è trasversale, non è uguale nell'elettorato di tutti i partiti. Più si va a destra e meno i temi green che riguardano la transizione sono percepiti come una priorità: il 60,4% degli elettori della Lega e il 59,8% di coloro che si dichiarano elettori di Fratelli d'Italia, considerano la transizione ecologica una priorità, contro il 93,1% di quelli del Partito Democratico, e l'84,8% di chi vota M5S.

Su una cosa però gli elettori del Movimento 5 Stelle e quelli di Lega e Fratelli d'Italia sembrano andare maggiormente d'accordo: la preoccupazione che la transizione alle rinnovabili possa far aumentare la disoccupazione, o che a pagarne le conseguenze siano le fasce sociali più deboli. Il 18,7% degli intervistati, poco meno di uno su cinque, è convinto che la transizione possa avere effetti negativi sul tessuto economico del nostro paese. Sempre di meno, secondo quanto emerge dal sondaggio, coloro i quali pensano alla questione ecologica solo come una "moda politica" di passaggio (l'8,2%), e solo uno su dieci tra gli intervistati si dice convinto che gli italiani non sono pronti a fare delle rinunce e a cambiare stile di vite per affrontare l'emergenza climatica.

Gli italiani secondo la ricerca bocciano sia l'azione del governo italiano nel portare avanti la transizione, che l'impegno dell'Unione Europea. Alla domanda "lei come valuta il ruolo e l’impegno dell’Unione Europea nella definizione e nel sostegno della transizione ecologica?", solo il 22,6% risponde promuovendo le istituzioni comunitarie, mentre più del doppio (il 56,5%) boccia Bruxelles. Ben il 45,5% dei cittadini boccia l'impegno sugli stessi temi delle istituzioni nazionali.

Quello che emerge è che gli italiani sono preoccupati per il cambiamento climatico (e come potrebbe essere diversamente), e che se c'è una differenza di sensibilità tra la sinistra e la destra dello spettro politico, ciò non toglie che l'ansia climatica coinvolge in ogni caso la maggioranza degli elettori, al di là del partito di riferimento.

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