Sondaggi politici, vola il Pd e cala Fratelli d’Italia: ma tra Meloni e Schlein resta un abisso
Fratelli d'Italia, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Il podio dei sondaggi politici dopo l'elezione di Elly Schlein alla segreteria del Pd sono abbastanza definiti, con delle tendenze che vengono confermate di settimana in settimana. La rilevazione di Dire e Tecnè è su questa linea. L'ultimo sondaggio politico vede una netta crescita dei dem, con un calo di Meloni e i suoi: il partito della presidente del Consiglio, però, resta ampiamente in testa nelle intenzioni di voto. Cala ancora anche il Movimento 5 Stelle, che paga la crescita del Pd, mentre anche il resto del centrodestra soffre la flessione di Meloni. Vediamo le percentuali partito per partito.
Il Pd prova la rimonta su Fratelli d'Italia, ma la distanza è enorme
In testa nel sondaggio politico c'è sempre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che però perde lo 0,5% e torna al 30,1%. La distanza con il Partito Democratico di Elly Schlein resta però abissale: i dem guadagnano un altro 1,0%, salendo al 19,6%. I punti di distanza sono ancora più di dieci. Troppi per pensare a un testa a testa o – in generale – a una competizione tra i due partiti. Anche perché nel frattempo a pagare la crescita del Pd è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che al momento figura tra gli ex alleati, ma che in futuro potrebbe riavvicinarsi ai dem. Per i grillini arriva un altro meno 0,2%, che si traduce nel 15,8%.
Giù Lega, Terzo polo e Forza Italia mentre Verdi e Sinistra risalgono
La Lega di Matteo Salvini perde lo 0,1% e torna al risultato raggiunto alle elezioni politiche di settembre: per il Carroccio un misero 8,8%, in un ruolo ormai sempre più simile a quello di Forza Italia negli equilibri. Proprio il partito azzurro di Silvio Berlusconi scivola al 7,2%, perdendo un altro 0,2%. Alla pari c'è il Terzo polo di Azione e Italia Viva: stesso percorso per Calenda e Renzi, ovvero meno 0,2% e calo al 7,2%. Chiudono le intenzioni di voto l'alleanza Verdi e Sinistra al 3,0% (più 0,2%), +Europa al 2,5% (più 0,1%) e Italexit all'1,7% (meno 0,1%).