Sondaggi politici, vola il Pd di Schlein e crescono anche i Cinque Stelle: giù Fratelli d’Italia
Il Partito democratico continua a volare con Elly Schlein alla sua guida. A una rinnovata crescita di consensi per i dem corrisponde un tonfo di Fratelli d’Italia, che perde quasi mezzo punto percentuale nell’ultima settimana. Il partito di Giorgia Meloni, tuttavia, non deve preoccuparsi: rimane comunque la prima forza politica nel Paese, con oltre dieci punti di distanza che la separano da tutte le altre. È il quadro fotografato dall’ultima rilevazione di Swg, presentata nel telegiornale di La7.
Se gli italiani dovessero tornare oggi alle urne non cambierebbe molto rispetto a settembre. Fratelli d'Italia rimane sul primo gradino del podio con ampio margine di vantaggio: FdI è infatti al 30,3%, oltre dieci punti davanti ai dem che occupano la seconda posizione. Il partito di Meloni, però, questa settimana perde ben 0,4 punti percentuali. Cresce del doppio, invece, il Partito democratico, dopo aver consacrato Schlein alla segreteria. Il Pd guadagna 0,8 punti percentuali nell'ultima settimana, volando così al 19,8%.
Sale anche il Movimento Cinque Stelle, che però vede ampliarsi il margine dai dem e rimane sul gradino più basso del podio. I grillini crescono di 0,4 punti percentuali questa settimana, secondo l'indagine di Swg, e vanno al 16,1%. Rimane invece stabile la Lega, che si mantiene sul risultato di lunedì scorso all'8,8%.
Giù invece il Terzo polo di Azione e Italia Viva, che perde mezzo punto percentuale e scende al 7,5%. In lieve flessione anche Forza Italia, che cala di 0,2 punti percentuali e si ferma al 6,4%. Per quanto riguarda i partiti minori, sopra la soglia di sbarramento del 3% troviamo solo l'Alleanza di Verdi e Sinistra, in leggera risalita rispetto a una settimana fa al 3,2%.
Tutti gli altri partiti non entrerebbero in Parlamento, se si tornasse oggi alle urne: +Europa rimane al 2,2% (+0,2), Unione Popolare all'1,7% (-0,1) e Per l'Italia con Paragone all'1,6% (-0,1). Non si esprime comunque il 35% degli intervistati, un valore di due punti inferiore a quello di una settimana, quando a non rispondere sulle proprie intenzione di voto era stato il 37% degli intervistati.