Sondaggi politici, si arresta la crescita di Fdi, la Lega riaggancia Azione/Italia viva
Secondo l'ultimo sondaggio di Termometro Politico, diffuso oggi 9 dicembre, c'è stato un arresto nella crescita di Fratelli d'Italia, un elemento che aveva contraddistinto invece i sondaggi delle ultime settimane.
Fratelli d'Italia è sempre primo partito, ma questa volta non va oltre il 28,5%, perdendo un decimale rispetto alla scorsa settimana. Ma anche il secondo partito del panorama politico italiano, il Movimento 5 Stelle, sembra avere interrotto la fase di espansione. È ora al 17,3%, contro il 17,5% precedente. Stabile al 16,8%, invece, il Pd, che sembra non guadagnare consensi dalla nuova fase di restyling.
Grazie al recupero di qualche decimale la Lega raggiunge all'8,3% Azione/Italia Viva, che l'aveva superata nelle scorse rilevazioni. Si riprende anche Forza Italia, che pure rimane debole rispetto ai risultati delle politiche, e sale al 6,9%. Tra le forze minori guadagna un decimale Sinistra Italiana/Verdi, mentre sia +Europa che Italexit sono stabili al 2,2%. In leggero aumento Unione Popolare, all'1,7%, e Italia Sovrana, all'1,5%.
La fiducia nella premier Giorgia Meloni
La fiducia nella premier Giorgia Meloni rimane stabile, è data al 44,4%. Tanti sono gli elettori che esprimono un giudizio molto o abbastanza positivo su di lei. Come quasi sempre accaduto anche nel caso dei precedenti premier, la maggioranza, il 54,8%, ha un'opinione negativa. Per il 37,7% è molto negativa.
Cosa pensano gli italiani della guerra in Ucraina
Le altre domande dei sondaggi elettorali di Termometro Politico riguardano ancora la guerra in Ucraina. Sul tema degli attacchi ucraini su aeroporti militari russi, anche lontano dal confine, effettuati con droni, gli italiani sono spaccati. Il 35,8% riconosce che hanno il diritto di farlo, per legittima difesa, mentre il 28,3%, pur comprendendo l’esigenza di Kiev, pensa che gli ucraini non dovrebbero attaccare per evitare un'escalation. Il 32,5%, invece, condanna la mossa ucraina come irresponsabile.
Alla domanda ‘Perché secondo lei il governo invia armi in Ucraina nonostante per i sondaggi gli elettori, anche di centrodestra, siano contrari?' gli italiani hanno risposto così: per il 38,9% la ragione è che bisogna mantenere gli impegni di fronte agli alleati e non perdere reputazione, mentre per il 38,5% l'Italia è una colonia, succube di Usa e Ue. Solo il 18,7% pensa che il governo Meloni agisca così perché lo ritiene giusto anche per i nostri interessi e strategici. Quasi nessuno, solo l'1,7%, menziona un'ideologia russofoba dell’esecutivo, che deriva dal periodo della Guerra Fredda.