Sondaggi politici, sale la fiducia in Meloni, il Pd conquista il secondo posto e scalza il M5s
L'ultimo sondaggio di Termometro politico registra una crescita dell'indice di fiducia della premier Giorgia Meloni, ora al 43,4%. Se si andasse a votare oggi, secondo la rilevazione, il Partito Democratico sarebbe al secondo posto, con un boom di consensi dovuto all'elezione della neo segretaria Elly Schlein, prima donna segretaria del partito.
Secondo il sondaggio settimanale realizzato tra il 28 febbraio l'1 marzo, i dem avanzano di oltre un punto al 17,9%, conquistando la seconda posizione e scalzando così il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, in discesa al 16,7%. In alto Fratelli d'Italia consolida la prima posizione passando dal 28,5% al 28,9%. La Lega resta stabile al 9,2%, il Terzo Polo sale al 7,9% mentre Forza Italia cala al 7,1%. Italexit (2,6%) supera in un colpo solo +Europa (2,4%) e l'alleanza Verdi/Sinistra Italiana (2%). Chiudono la classifica Democrazia Sovrana Popolare e Unione Popolare, rispettivamente all'1,6% e all'1,5%.
Cosa succederà al Pd con Elly Schlein?
Secondo gli intervistati la svolta a sinistra che avrà il Partito Democratico con Elly Schlein farà scappare gli elettori dem e genererà una perdita di consenso. Ne è convinto un terzo degli italiani (34,3%) intervistati da Termometro Politico. Solo il 19,1% crede che la nuova segretaria porterà il partito oltre le percentuali deludenti degli ultimi 5 anni. Per il 25,8% ci sarà sì un aumento iniziale, ma non sarà così significativo. Di diverso avviso il 16,5%. secondo cui oramai il Pd non attira più perché è cambiata la società e quindi rimarrà all'incirca sui livelli attuali o di poco inferiori.
Oltre il 40% condanna le parole di Piantedosi sulla strage di Cutro
Poco più di quattro italiani su dieci condannano le parole del ministro Piantedosi che in occasione del naufragio di Crotone ha detto: "La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli". Per il 41,2% si tratta infatti di parole insensibili e tipiche di chi non ha alcuna conoscenza della situazione dei Paesi di origine degli immigrati. Per un ulteriore 10,1% il ragionamento può essere valido per alcuni migranti economici, ma non per i tanti che arrivano da situazioni estreme. A condividere in toto le posizioni di Piantedosi è il 30,5% mentre il 16,1% le condivide in parte.
Vengono prima i diritti civili o i diritti sociali?
In merito al dibattito se siano prioritari i diritti civili, cioè aborto, eutanasia, diritti per le persone lgbt o quelli sociali, come lavoro, lotta alla povertà, welfare, il 51,1% non ha dubbi: sono prioritari i secondi. Appena l'1,8% indica i primi come importanti mentre per il 39,1% lo sono entrambi e per il 7,1% nessuno dei due.
E l'euro ha inciso sul potere d'acquisto degli italiani?
Sul potere d'acquisto, una larga maggioranza (65,5%) afferma che è decisamente diminuito rispetto a prima dell'avvento dell'euro. Per il 22,4% solo alcuni beni e servizi, (per es. i tecnologici) ora costano meno, ma gran parte di quelli essenziali (alimentari, energia, casa, trasporti ecc) sono più cari.