Sondaggi politici, sale ancora Fratelli d’Italia, male la Lega e il M5S non crolla
Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni è sempre più stabilmente il primo partito d'Italia. Almeno secondo i sondaggi: in particolare l'ultimo di Swg per il Tg La7 dà la formazione politica di destra al 23,4%. La crescita, rispetto a sette giorni fa, è dello 0,3%. Della stessa percentuale sale anche il Partito democratico. La formazione guidata da Enrico Letta passa così dal 21,3% al 21,6%.
Al terzo posto continua a perdere terreno la Lega. In una settimana il Carroccio scende dal 15,1% al 14,7%. Per il partito di Matteo Salvini, dunque, continua l'emorragia di voti a favore della competitor Meloni, con l'ex ministro dell'Interno che appare sempre più debole nella comunicazione e nella proposta politica. La sua parabola è quasi peggiore a quella del Movimento 5 stelle, che secondo questo sondaggio, dopo la scissione guidata da Di Maio, passa dal 12,5% all'11,5%. Rispetto ad altre rilevazioni, però, questa di Swg non considera un'eventuale candidatura di "Insieme per l'Italia", che potrebbe ottenere fino al 4,7% dei consensi.
Se il M5S dal 2018 ad oggi è passato dal 32% a questo 11,5%, la Lega è passata dal 34% delle elezioni europee del 2019 al 14,7% di oggi. Lo stesso crollo, ma in tre anni invece che quattro. Più in basso nella rilevazione di Swg c'è Forza Italia, in calo dello 0,2% e stimata al 7,2%. Quindi la federazione tra Azione e +Europa totalizzerebbe il 5,3%. Tra i partiti minori, invece, al primo posto c'è Mdp-Articolo 1 al 2,6%, a seguire: Sinistra Italiana al 2,5%, Italia Viva e i Verdi al 2,4%, Italexit con Paragone al 2,2%. Tutte le altre liste assieme otterrebbero il 4,2% dei voti. Sale, infine, la percentuale di astensionismo, in linea con quanto si è visto nella tornata elettorale di ballottaggi di domenica: secondo il sondaggio ben il 39% degli italiani non si esprimerebbe alle elezioni politiche.
Con questi numeri il centrodestra unito varrebbe circa il 47%, contro il 40,5% del centrosinistra. Le forze liberal-democratiche varrebbero invece il 7,7%. Un eventuale "campo largo" che vada dal PD a Italia Viva, passando per M5S e Azione, come auspicato da Letta, potrebbe quindi sulla carta superare il centrodestra.