Sondaggi politici, quale partito sceglierebbero gli italiani se si dovesse votare oggi
Al primo posto nelle preferenze politiche degli italiani c'è Fratelli d'Italia. Questo dato non stupisce dato che il partito di Giorgia Meloni da mesi risulta in vetta alla classifica dei consensi dopo una crescita che l'ha portato a gravitare attorno alla soglia del 30%.
Secondo l'ultimo sondaggio dell'Istituto Demopolis se oggi si dovesse votare per le elezioni politiche, il 29,2% delle preferenze finirebbero tutte su FdI, confermando un risultato sostanzialmente analogo a quello uscito dalle urne nel 2022. Anzi, rispetto alle scorse politiche, in cui ottenne il 26%, il partito della premier risulta rafforzato, con tre punti percentuali in più.
La seconda posizione è occupata dal Partito democratico, che raccoglie il 23,5%. Rispetto a due anni fa, il partito è notevolmente cresciuto e ora non pare più temere la concorrenza del Movimento 5 Stelle, essendosi aggiudicato stabilmente il ruolo di prima forza d'opposizione.
I Cinque stelle infatti, si collocano terzi negli indici di gradimento, ma risultano ben distanti dai dem. Negli ultimi due anni, la forbice tra i due partiti si è allargata fino a superare i 10 punti di distacco e ad oggi il Movimento è dato all'11,4%. Non si può parlare di vera e propria crisi, ma sicuramente il partito di Giuseppe Conte si ritrova ad affrontare una fase complicata. Dopo il crollo delle europee, si è registrata una modesta ripresa a livello di consensi, che però al momento si è arrestata.
Tra gli altri partiti di maggioranza, i rapporti di forza sono leggermente cambiati anche se, in generale, né Forza Italia né la Lega hanno compiuto grandi salti in avanti. Entrambi i partiti si attestano su percentuali grossomodo simili a quelle di due anni fa, con la sola differenze che negli ultimi tempi gli azzurri sembrano essersi guadagnati il titolo di secondo partner di coalizione. Secondo l'istituto demoscopico, infatti, FI è al 9,2% , mentre il Carroccio è all'8,7%. Si tratta comunque, di uno spazio molto ridotto e tra i due la partita resta aperta.
Ad aver registrato una crescita importate invece, è Alleanza Verdi-Sinistra, che nel giro di pochi mesi è passata da raggiungere a malapena il 4% (o almeno questo emergeva dai sondaggi pre-europee) a sfiorare il 7%. Attualmente i Verdi sono dati al 6,2% e pare che il trend positivo abbia rallentato la sua corsa, anche se non è da escludere che nei prossimi mesi possa riprendere.
Per i partiti dell'area centrista, la situazione appare poco confortante. Tra Azione, Italia Viva e +Europa ormai nessuno supera il 3%, con percentuali piuttosto basse rispetto al 7,8% raggiunto dal Terzo Polo alle politiche. Il partito di Carlo Calenda infatti, è al 2,3%, seguito da Iv al 2% e da +Europa, all'1,6%.