Sondaggi politici, Pd vola sopra il 23%, in calo tutte le forze del Cdx: 0,2% in meno per Lega, Fdi e Fi
Secondo il primo sondaggio di Termometro politico dell'anno, con interviste raccolte tra l'8 e il 9 gennaio – l'ultimo era stato pubblicato lo scorso 19 dicembre – sono cambiate leggermente le intenzioni di voto degli italiani.
Per quanto riguarda il campo delle opposizioni, vanno bene Pd e M5S: entrambe le formazioni fanno registrare un +0,4%, permettendo ai dem di tornare al di sopra del 23%, precisamente al 23,1%, e al M5s di Conte di passare all'11%, dal 10,6% del precedente sondaggio. Brutte notizie invece per il centrodestra, che subiscono lo stesso calo in termini percentuali: FdI, Lega e Forza Italia fanno registrare un calo di due decimi a testa.
Il partito di Meloni è ora al 29,4%, sempre prima forza politica in Italia, ma un po' più lontana dalla soglia del 30%. La Lega è al quarto posto, esattamente come un mese fa, ma è scesa leggermente dello 0,2%. Il partito di Salvini è inseguito dagli azzurri di Antonio Tajani, ora all'8,2%.
Anche Alleanza Verdi Sinistra perde due decimi rispetto al sondaggio di dicembre, probabilmente un consenso confluito verso il bacino delle altre forze del centrosinistra: Avs è ora al 6,5%. I partiti di Calenda e Renzi, Azione e Italia viva, hanno avuto lo stresso arretramento, del valore di un decimo a testa: Azione si ferma al 2,6%, mentre Iv va al 2,3%. Un leggero calo fa registrare anche Più Europa, passata dall'1,9 di un mese fa all'1,8%.
Democrazia Sovrana Popolare è all'1,4% è rimasta invariata rispetto al sondaggio di Termometro politico pubblicato lo scorso 19 dicembre, mentre Pace Terra Dignità ha perso lo 0,1%, dall'1,4% all'1,3%. Noi Moderati, la quarta gamba del centrodestra, si ferma all'1,2%.
Per quanto riguarda invece la fiducia in Giorgia Meloni, il suo livello di gradimento, in questa prima rilevazione dell’anno, si assesta al 42,9%, una percentuale che comprenda chi ha molta o abbastanza fiducia, a fronte del 56,5% di chi, invece, boccia la premier. Il 10,5% ha dichiarato di avere "poca" fiducia nella presidente del Consiglio, mentre il 46,0% ha detto di non averne "per nulla".