Sondaggi politici, Pd in testa ma alle elezioni vincerebbe il centrodestra in ogni caso
Non basta essere primi nei sondaggi elettorali. Il Partito Democratico, infatti, da settimane domina le rilevazioni dei più importanti istituti demoscopici. I dem di Letta sono primi da mesi e continuano ad accumulare distacco su Fratelli d'Italia e Lega, dati alternativamente sugli altri due gradini del podio. Questo risultato – che comunque resta virtuale – non basterebbe per garantire al Pd e alla sua coalizione, qualsiasi essa sia, una vittoria alle prossime elezioni. Secondo gli scenari elaborati da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera pochi giorni fa, infatti, se il centrodestra si presentasse unito alle elezioni vincerebbe in ogni caso, ottenendo più seggi di qualsiasi avversario. Il sondaggista e presidente di Ipsos parte dalla rilevazione fatta qualche giorno fa, che dava proprio il Partito Democratico in testa.
Il Partito Democratico domina la classifica nei sondaggi elettorali
Secondo quanto rilevato da Ipsos, il Partito Democratico ha chiuso l'anno in testa nelle intenzioni di voto, con un 20,7% che vale il primo gradino del podio davanti alla Lega, che raccoglie il 20,1%, e a Fratelli d'Italia, che si ferma al 18,8%. Staccato c'è invece il Movimento 5 Stelle, fermo al 16,4%, seguito da Forza Italia all'8,7%. Tra i partiti minori c'è sempre Azione davanti, con il 2%, che però ha chiuso il 2021 alla pari con +Europa. Italia Viva è all'1,8%, mentre Sinistra Italiana ed Europa Verde sono entrambi all'1,7%. Coraggio Italia e Noi con l'Italia raccolgono – insieme – l'1,5%, poco più dell'1,3% di Mdp – Articolo 1.
Il centrodestra unito vincerà le prossime elezioni politiche
La classifica delle intenzioni di voto, con relative percentuali, non chiarisce chi vincerebbe le eventuali elezioni politiche. Il sondaggio di Pagnoncelli spiega quali sarebbero i diversi scenari, con una costante: se il centrodestra si presenta unito non può perdere. La coalizione di centrodestra vincerebbe sia contro i giallorossi (Pd, 5 Stelle e Leu), sia contro una coalizione allargata che comprende anche gli altri partiti di centro. Nel secondo caso la maggioranza assoluta nelle due Camere sarebbe appesa al fino, ma quella relativa avrebbe un ampio margine. Nel primo caso la vittoria sarebbe schiacciante. C'è un terzo caso, che creerebbe una sorta di "pareggio": se Forza Italia si staccasse per creare un polo di centro moderato con Azione, Italia Viva, +Europa, Coraggio Italia e Noi con l'Italia. In questa situazione i blocchi di centrodestra e centrosinistra raggiungerebbero lo stesso risultato elettorale.