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Elezioni europee 2024

Sondaggi politici, Pd in crescita al 21% accorcia la distanza con FdI: chi vince alle elezioni europee

Manca poco alle europee. Bisognerà aspettare l’8 e il 9 giugno per scoprire se verrà confermato l’andamento dei consensi degli ultimi mesi o se ci saranno delle sorprese. L’ultimo sondaggio Swg mostra il Pd in crescita a 6 punti di distanza da FdI che resta primo. Restano le incognite sul testa a testa tra Lega e FI e sulla sfida tra Avs, Azione e Stati Uniti d’Europa per chi supererà il 4%. Ecco che cos’è emerso.
A cura di Giulia Casula
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Mancano poco alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Meno di tre settimane e si potrà scoprire se l'esito delle urne confermerà la tendenze finora tracciate dagli ultimi sondaggi o se invece ci riserverà delle sorprese. Per il momento l'andamento sembra ormai consolidato con Fratelli d'Italia primo, seguito da Partito democratico e Movimento Cinque Stelle. Restano però diverse incognite. Una prima è quella che riguarda il testa a testa tra Lega e Forza Italia che corrono per accaparrarsi il posto di secondo partito di maggioranza, un'altra è quella su chi tra la forze più piccole riuscirà a superare la soglia del 4% ed entrare così al Parlamento Ue. Vediamo che cos'è emerso nell'ultimo sondaggio realizzato da Swg.

Pd sale al 21%: ora è a 6 punti di distanza da FdI che resta primo

Fratelli d'Italia si mantiene stabile in testa, al 27% registrando un +0,2%. Per il partito di Giorgia Meloni non si attendono grandi stravolgimenti: allontanata l'ipotesi di superare la soglia del 30%, FdI punta a confermare il risultato raggiunto alle scorse politiche quando la premier ottenne il 26%. D'altronde il Partito democratico non sembra rappresentare una vera e propria minaccia per i consensi di Fratelli d'Italia. I dem infatti si fermano a sei punti di distanza dai meloniani. È pur vero, però, che nelle ultime settimane il partito di Elly Schlein ha accorciato la distanza con FdI fissandosi stabilmente sopra quota 20%. Al momento con una crescita di mezzo punto in una settimana, il Pd è dato al 21%.

A occupare il posto di secondo partito d'opposizione c'è il Movimento 5 Stelle che tuttavia registra un calo dello 0,5% e scende al 15,7%. Ad ogni modo, per il partito di Giuseppe Conte, l'unico a non far parte di nessuna delle 7 famiglie europee, una conferma o un eventuale superamento del risultato ottenuto alle politiche del 2022 (15,6%) sarebbe comunque accolto come un esito positivo.

Tornando al centrodestra invece, occorrerà attendere fino all'ultimo per capire chi avrà la meglio nella sfida tutta interna alla maggioranza tra Forza Italia e Lega. I due competono per il posto di secondo partner di coalizione e se inizialmente il sorpasso degli azzurri sul Carroccio sembrava essersi consolidato, ora è di nuovo testa a testa. Al momento la Lega con un -0,3% è data all'8,3% mentre il partito di Antonio Tajani, in accordo con Noi Moderati, è all'8,4% (+0,1%). Il vicepremier e ministro degli Esteri però non ha mai fatto mistero della sua volontà di raggiungere la doppia cifra, superando così definitivamente il partito di Matteo Salvini.

Tra Avs, Azione e Stati Uniti d'Europa è sfida attorno al 4%

Prosegue la competizione tra le forze politiche più piccole per chi riuscirà a guadagnarsi il pass per Bruxelles superando la soglia di sbarramento prevista per eleggere i propri rappresentanti al Parlamento Ue. Alleanza Verdi-Sinistra con un +0,2% è il partito che al momento ottiene il risultato migliore, al 4,6%, seguito da Stati Uniti d'Europa. La lista di scopo siglata da Emma Bonino e Matteo Renzi nonostante abbia raccolto un punteggio inferiore alla somma dei consensi dei singoli partiti, resta comunque sopra ed è dato al 4,4% (-0,2%). Azione, invece sembra essere per ora quello più a rischio. Il partito Carlo Calenda nell'ultima settimana perde lo 0,2% e scende al 4,2%, avvicinandosi pericolosamente alla soglia di sbarramento. Restano fuori invece Pace Terra e Dignità di Michele Santoro (al 2,4%), Libertà di Cateno De Luca (al 2,2%) e Alternativa Popolare (all'1%).

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