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Sondaggi politici, Pd in calo, crescono Lega e M5s: pesa il dibattito sulla difesa europea

L’ultimo sondaggio curato da Nando Pagnoncelli fotografa un quadro politico in evoluzione: il Pd registra un calo significativo, scendendo al 21,5%, mentre Lega e M5s guadagnano terreno. Sullo sfondo, le tensioni internazionali e il dibattito sulla difesa comune europea sembrano incidere sulle scelte degli elettori, influenzando gli equilibri interni sia alla maggioranza che all’opposizione.
A cura di Francesca Moriero
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Marzo è stato senza dubbio un mese particolarmente denso di avvenimenti internazionali che hanno avuto riflessi anche sul panorama politico italiano: la trattativa tra Stati Uniti e Russia per un possibile percorso di pace in Ucraina, ancora senza un ruolo diretto del presidente Zelensky e con l'Europa in una posizione marginale, ha acceso, il dibattito sulla politica estera. Nel frattempo, l'iniziativa dei cosiddetti "volenterosi", guidata da Francia e Regno Unito, non sembra aver ancora portato a un accordo concreto per un'operazione di peacekeeping. A questi scenari si aggiunge poi la conferma, da parte di Donald Trump, dell'avvio dei nuovi dazi statunitensi a partire dal 2 aprile, una misura che potrebbe avere ripercussioni significative sull'economia globale e, di conseguenza, anche sull'Italia. Tutti elementi che stanno contribuendo, di fatto, a rendere ancora più evidenti le divergenze all'interno delle principali coalizioni italiane: nel centrodestra, si accentuano le differenze tra Matteo Salvini e Antonio Tajani, mentre la premier Giorgia Meloni sembra trovarsi nella difficile posizione di dover mantenere un equilibrio tra l'alleanza con Trump e il rapporto con i partner europei. Anche l'opposizione appare divisa: il Partito Democratico, infatti, pur avendo organizzato manifestazioni a favore dell'Europa, non sembra aver trovato ancora un assetto coeso.

Le intenzioni di voto: Pd in calo, Lega e M5S in crescita

Il nuovo sondaggio a cura di Nando Pagnoncelli, per il Corriere della Sera mostra una fotografia dettagliata dell'Italia con un quadro politico in evoluzione: il Partito Democratico registra una flessione rilevante, scendendo al 21,5% e perdendo ben oltre un punto percentuale nell'ultimo mese. Questo calo potrebbe essere legato alle difficoltà di posizionamento del partito, che si trova diviso tra un'ala più atlantista e una componente pacifista, soprattutto in relazione al dibattito sulla difesa comune europea e al piano Rearm EU. A beneficiarne è invece il Movimento 5 Stelle, che guadagna lo 0,6%, arrivando al 13,8%. La netta opposizione al piano di rafforzamento militare dell'Unione Europea sembra aver portato frutti, consolidando il consenso del partito tra gli elettori più critici verso un aumento delle spese per la difesa. Nel centrodestra, invece, il calo di Fratelli d'Italia, che si attesta al 26,6%, rappresenta il dato più basso rilevato finora nei sondaggi.

In controtendenza, la Lega cresce dello 0,9% e raggiunge il 9%, tornando a superare Forza Italia, che scende all'8,4%. La strategia di Matteo Salvini, con un posizionamento marcatamente filo-Trump e critico verso l'Unione Europea, sembra dunque riscuotere un certo successo.

Gradimento del governo e dei leader politici: Meloni registra calo di consensi

L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni registra un lieve calo di consensi: l'indice di gradimento scende al 40%, il valore più basso dall'inizio della legislatura. Anche la presidente del Consiglio continua la sua discesa, fermandosi al 41%, confermando il trend negativo già emerso il mese scorso. A pesare su questa flessione sono le divisioni interne alla maggioranza e le difficoltà di Meloni nel mantenere una posizione chiara sulla scena internazionale.

Per quanto riguarda i singoli leader politici, Antonio Tajani segna un nuovo minimo nel gradimento, con un indice del 29%, mentre Giuseppe Conte si attesta al 27%, in lieve ripresa rispetto ai minimi raggiunti nei mesi scorsi. Elly Schlein, leader del Pd, scende al 25%, uno dei livelli più bassi dalla sua elezione, mentre Matteo Salvini mostra invece una leggera crescita, portandosi al 24%.

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