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Sondaggi politici, nel 2023 Salvini perde consensi e Crosetto è il ministro più amato: la classifica

Guido Crosetto, ministro della Difesa, è il membro del governo Meloni che gli elettori gradiscono di più. Il ministro meno amato è Valditara, ma quelli che hanno perso più punti nell’ultimo anno sono Casellati e Nordio. Salvini, a differenza di Tajani, è calato ed entra a malapena nella top 10. Sono i risultati della rilevazione di Noto Sondaggi.
A cura di Luca Pons
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d'Italia e considerato uno dei ministri più vicini a Giorgia Meloni, è il più apprezzato dagli italiani. Lo ha stabilito una rilevazione di Noto Sondaggi per Repubblica, che ha individuato i ministri e le ministre con il gradimento più alto a dicembre 2023, ma anche chi è cresciuto (o calato) di più negli ultimi dodici mesi, Giorgia Meloni esclusa. Risultato positivo per Antonio Tajani, leader di Forza Italia, e negativo per il segretario della Lega Matteo Salvini. Anche se il dato peggiore è quello di Casellati e Nordio, che hanno perso diversi punti da gennaio a dicembre.

Crosetto e Piantedosi i ministri più apprezzati a dicembre

Come detto, Crosetto è al primo posto. Ottiene il 43% di gradimento da parte degli elettori, un risultato che peraltro è molto vicino a quello che un altro sondaggio ha assegnato alla stessa Giorgia Meloni (44%), con la presidente del Consiglio in forte discesa rispetto a un anno fa. Crosetto invece, stando al sondaggio di Noto, è cresciuto di cinque punti da gennaio. Anche in questo, il ministro della Difesa ha ottenuto il risultato migliore nel governo. Evidentemente, non ha avuto effetto sull'elettorato la polemica che nelle ultime settimane ha circondato le parole di Crosetto sulla magistratura, accusata di opporsi (con alcune sue correnti) all'operato del governo.

Al secondo posto tra i ministri più apprezzati a dicembre si è piazzato Matteo Piantedosi, ministro dell'Interno, con il 42%. Ieri Piantedosi ha dovuto prendere atto dell'enorme aumento degli sbarchi di persone migranti avvenuto nel 2023: oltre 155mila secondo i dati del Viminale, contro i 103mila del 2022 e i 67mila del 2021. Tuttavia, non ha rinunciato a prendersi dei meriti: senza la collaborazione del governo Meloni con le autorità in Tunisia e in Libia, ha detto Piantedosi, gli arrivi sarebbero stati decine di migliaia in più.

Tajani in crescita, Salvini no: è solo al decimo posto

Chiude il podio di dicembre il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (41%), nelle scorse settimane alle prese con la grane mediatiche e politiche del suo sottosegretario Vittorio Sgarbi. Seguono, al quarto posto a pari merito (39%), il ministro Fitto (Affari europei) e Urso (Imprese e Made in Italy) insieme ad Antonio Tajani, segretario di Forza Italia. Sangiuliano, Fitto, Urso e Tajani sono anche gli unici ministri insieme a Crosetto che nell'ultimo anno hanno visto crescere i loro consensi, anche se solo di due punti. Tutti gli altri sono calati, con l'eccezione di Nello Musumeci, rimasto stabile.

Il nome più importante del centrodestra che non è ancora emerso è quello di Matteo Salvini. Il leader della Lega, vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti non ha avuto buoni risultati dal punto di vista degli apprezzamenti. Tra le preferenze degli elettori, a dicembre Salvini era appena al decimo posto. E nell'ultimo anno, nonostante i diversi tentativi di distinguersi dal resto della maggioranza sui temi cari alla Lega (migranti, Europa, sicurezza…) Salvini ha comunque perso punti.

Valditara, Casellati e Nordio sono i peggiori nel 2023

In fondo alla classifica di dicembre c'è il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, con appena il 20% di consensi. Solo negli ultimi mesi – proprio quelli in cui è ripartita la scuola dopo la pausa estiva – il ministro ha perso cinque punti nei consensi. Guardando invece ai cambiamenti nel corso del 2023, è subito evidente chi ha fatto peggio. All'ultimo posto c'è la ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati, che ha perso ben 12 punti nonostante l'attesa riforma del premierato porti la sua firma. Al penultimo si piazza invece il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: in un anno ha perso dieci punti di consenso.

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