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Sondaggi politici, Meloni ancora in testa per gradimento, ma Tajani è il leader che cresce di più

Il rapporto Human Index sul primo trimestre 2025, realizzato da Vis Factor con l’istituto Emg, Antonio Tajani è il leader che cresce di più nel gradimento degli italiani, mentre Giorgia Meloni ha perso 8 punti percentuali di consenso rispetto a marzo 2024.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo il rapporto Human Index, l'indicatore di convergenza che unisce e sintetizza i dati delle ricerche demoscopiche e quelli del web e social listening, sul primo trimestre 2025, realizzato per Sky da Vis Factor, in collaborazione con l'istituto sondaggistico EMG, Fratelli d'Italia è ancora il primo partito italiano, poco sotto il 30%, al 29,5%. L'anno scorso nello stesso trimestre considerato era leggermente più in alto, al 29,7%.

Al secondo posto c'è il Partito Democratico con il 23,7% (22,4% nel 2024), seguito dal Movimento 5 Stelle con l'11,6%, che ha fatto registrare un netto calo rispetto all'anno scorso (15,6% nel 2024).

Forza Italia con il 9,5% (8,4% nel 2024) si conferma davanti alla Lega, che si attesta all'8,8% (11,2% nel 2024); troviamo poi Avs con il 6,3% (3,3% nel 2024); chiudono Italia Viva con il 2,3% (2,2% nel 2024) e Azione con il 2,3% (2,8% nel 2024).

Il gradimento dei leader

Tajani è il leader che cresce di più. Giorgia Meloni perde 8 punti percentuali di consenso rispetto a marzo 2024, attestandosi al 41,1%, contro il 47,6% di 12 mesi fa. La presidente del Consiglio resta comunque saldamente il leader politico più apprezzato, superando la media complessiva del governo che arriva al 40,2% (-8,5% sul 2024).

Al secondo posto Antonio Tajani, che, con il 34,2%, guadagna oltre 2 punti rispetto al 2024 ed è il leader che cresce di più nel gradimento degli italiani. A seguire c'è Elly Schlein, che con il 29,3% scavalca Giuseppe Conte, al 26,2%, oltre 4 punti indietro rispetto al 2024. Chiude la top five Matteo Salvini con il 26%.

Tajani è il ministro con il gradimento più alto

Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, registra il consenso più alto tra i ministri attestandosi al 34,2%. A seguire il ministro degli interni, Matteo Piantedosi con il 32,2%, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, con il 31,9%, il ministro per l'ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, con il 30% ed il ministro per l'Economia, Giancarlo Giorgetti, con il 29,4%.

Zaia si conferma al primo posto tra i governatori

Luca Zaia si conferma governatore più amato nel primo trimestre 2025. Vincenzo De Luca è invece il primo nel centrosinistra. Il governatore del Veneto può vantare un 68,65%. A seguire Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, con il 63%. Al terzo posto, con il 56,5%, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Al quarto posto il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, con il 56% e infine il governatore della Liguria, Marco Bucci, con il 54%.

Italiani preoccupati per guerra, ambiente e sanità

Nel primo trimestre del 2025, nelle discussioni social degli italiani legate ad argomenti politici, si è parlato di economia (25,2%), sanità, (19,5%), guerra e politica estera (15,5%), lavoro (14,1%) e ambiente (7%). Le preoccupazioni maggiori vengono registrate sulla guerra, con un sentiment negativo dell'87,6%, a seguire le questioni legate all'ambiente (72,5%) e quelle relative alla sanità (71,7%).

Il commento dell'analista Tiberio Brunetti (Vis Factor)

"Nonostante un calo di consenso non trascurabile rispetto allo stesso periodo del 2024, possiamo dire che il Governo e il Presidente del Consiglio arrivano a metà legislatura in buona salute, con una coalizione che tiene e in alcuni casi, vedi Forza Italia, avanza, e una opposizione frammentata che al momento non emerge come alternativa solida all'attuale maggioranza", ha detto Tiberio Brunetti, analista politico e fondatore di Vis Factor, commentando il rapporto Human Index sul primo trimestre 2025.

"Di certo, però, l'arretramento del gradimento rappresenta un campanello d'allarme che Giorgia Meloni non deve sottovalutare. Il centrodestra deve associare alla stabilità politica che ha dato al Paese una serie di provvedimenti strutturali capaci di incidere nella vita quotidiana degli italiani. Inoltre i partiti, in particolare la Lega che in questo momento mostra un certo attivismo, non devono cadere nell'errore, compiuto da tutte le coalizioni che hanno governato nel corso della seconda repubblica, di polemizzare sistematicamente con gli alleati di governo".

"Sul versante centrosinistra c'è oramai un crollo consolidato dei 5 Stelle, e l'impossibilità di fare sintesi tra i partiti centristi, da Italia Viva ad Azione. La Schlein e il Pd crescono, ma da soli, in un quadro così frammentato, non hanno la forza di incidere a tal punto da cambiare gli equilibri politici attualmente in campo. In quel campo servirebbe una novità per sparigliare tutto e provare a impensierire il centrodestra, ma al momento non sembra esserci all'orizzonte".

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