Sondaggi politici, l’ultima settimana di crisi di governo premia il centrodestra: giù Pd e M5s
Entro questa settimana il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, ultimerà il secondo giro di consultazioni con le forze politiche, incontrerà anche le parti sociali e poi potrebbe già salire al Colle dal presidente della Repubblica nei prossimi giorni: in questo caso potremmo avere un nuovo governo entro la fine della settimana. Non sappiamo ancora chi entrerà a far parte della squadra dei ministri, quindi se sarà un governo tecnico o politico. La maggior parte degli italiani, secondo un sondaggio Swg, spera in un miscuglio tra i due.
Per il 53% degli intervistati il nuovo governo guidato da Mario Draghi dovrebbe essere formato sia da figure tecniche che da personalità politiche. Al contrario, solo il 26% sostiene che il nuovo esecutivo dovrebbe essere composto esclusivamente da tecnici. Ma cosa succederebbe invece se gli italiani fossero chiamati oggi alle urne? Ecco che cosa è emerso dal sondaggio del lunedì di Swg per il telegiornale di La7.
L'ultima settimana di crisi di governo sembra avre giovato alla Lega, che cresce di quasi un punto percentuale in sette giorni. Il partito di Matteo Salvini, dopo diverse settimane in discesa, con un balzo del +0,7%, passa dal 23,3% del 1° febbraio al 24% attuale. Al contrario, risultano in calo le forze politiche che componevano il governo dimissionario, quello guidato da Giuseppe Conte. A partire dal Partito democratico, che crolla del -0,8% scendendo fino al 19%.
Un buon risultato lo ottiene invece Fratelli d'Italia che va dal 15,9% di inizio mese al 16,5% attuale. Giù anche l'altra forza politica del Conte bis: il Movimento Cinque Stelle perde infatti mezzo punto percentuale nell'ultima settimana e arriva al 15,8%. E al contrario, in linea con l'ultima tendenza registrata che premia il centrodestra, cresce Forza Italia: si va dal 5,8% di sette giorni fa al 6,4% di oggi. Per quanto riguarda i piccoli partiti, aumentano i consensi per Azione, che questa settimana si posiziona al 4%. In lieve diminuzione, invece, Italia Viva, al 3,1%.