Sondaggi politici, l’effetto Conte giova al M5S: nei giorni della crisi sale al 24% (7 punti in più)
Secondo quanto emerge dall'ultimo sondaggio realizzato da Ipsos di Nando Pagnoncelli, realizzato tra il 26 e il 29 agosto, in piena crisi di governo, pubblicato oggi sul Corriere della Sera, quello che è indicato come ‘effetto Conte' porta 7 punti in più al Movimento Cinque Stelle, che sale da 17,4 a 24,2%. La figura del presidente del Consiglio incaricato è associato al M5S, e viene percepito come un esponente del Movimento, tanto che molti elettori lo vorrebbero come leader.
Ma non è solo questo il motivo della crescita del M5S, a cui giova soprattutto l'essersi sganciato dal leader del Carroccio, e aver recuperato una propria autonomia decisionale, riuscendo a esprimere maggiormente i propri valori fondativi.
Mentre la Lega, accreditata al 31,8%, è in calo di quattro punti rispetto alle rilevazioni fatte a metà luglio, ma resta sopra il 30% (a luglio era al 35,9%). Ma non si tratta di un vero e proprio crollo, se lo si paragona con la sostanziale perdita di fiducia che si registra per Matteo Salvini, che ha perso ben 15 punti. La crisi insomma genera tendenze opposte nei due ex alleati di governo.
Il Pd cresce leggermente, arrivando a toccare quota 22,3% (era dato a luglio al 21,6%): la percentuale di consenso per i dem torna quindi ad allinearsi con il consenso guadagnato alle europee, nonostante una parte dell'elettorato non fosse convinta che la strada migliore fosse un'alleanza di governo con i grillini, perplessità che né il segretario Zingaretti né il presidente del partito Gentiloni, hanno mai nascosto, soprattutto all'inizio di questa sofferta trattativa.
Nel centrodestra Fratelli d'Italia sale al 7,8% e sorpassa Forza Italia che scende al 6%. Per la Meloni probabilmente è stata vincente la scelta di rimanere ancorata alla propria posizione durante questo periodo di incertezza: FdI ha sempre chiesto voto subito.