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Primarie PD 2023

Sondaggi politici, le primarie del Pd si avvicinano: chi sarà eletto come nuovo segretario

Un sondaggio di Intwig stima che tra i due candidati favoriti alle primarie del Partito democratico – Stefano Bonaccini e Elly Schlein – il primo sia favorito: prende il 61% dei voti. Entrambi i candidati, comunque, raccolgono dagli elettori più giudizi positivi di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
A cura di Luca Pons
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Stefano Bonaccini avrebbe più di venti punti di vantaggio su Elly Schlein, l'altra principale candidata, nella corsa per la segreteria del Partito democratico. Secondo un sondaggio realizzato da Intwig tra il 7  e il 10 febbraio e pubblicato dalla Stampa, il presidente dell'Emilia-Romagna sarebbe nettamente il favorito per diventare il successore di Enrico Letta alla guida del Pd. La rilevazione ha considerato solo Bonaccini e Schlein, decidendo di escludere Paola De Micheli e Gianni Cuperlo, gli altri due candidati che hanno avuto finora risultati più bassi nel voto nei circoli.

Bonaccini alle primarie avanti con il 61%, è anche il più adatto a vincere le elezioni

I dati ufficiali sulle votazioni nei circoli di partito si avranno dopo il 19 febbraio, dato che Lombardia e Lazio hanno prolungato il lavoro dei congressi per non coincidere con le elezioni regionali. Il sondaggio, però, tiene in conto solo i due candidati attualmente in testa e fa emergere che Stefano Bonaccini prenderebbe il 61% dei voti, tra chi dichiara di votare alle primarie, mentre Schlein si fermerebbe al 39%. Secondo le previsioni di Intwig, l'affluenza alle primarie arriverebbe a 1,2 milioni di persone – meno degli 1,6 milioni che votarono per eleggere Nicola Zingaretti.

Anche chi non vota alle primarie è stato coinvolto nel sondaggio: a tutti i partecipanti è stato chiesto di indicare chi tra i due candidati sarebbe più adatto a raggiungere alcuni risultati specifici. Per un obiettivo come "dare nuova linfa al partito" il voto si divide praticamente a metà (51% Bonaccini, 49% Schlein), mentre in altri campi il presidente dell'Emilia-Romagna risulta il preferito.

Ad esempio, Bonaccini viene indicato dal campione – che rappresenta l'elettorato generale, e non solo elettori del Pd – come quello con più probabilità di "cambiare la classe dirigente del partito": 57,5% contro il 42,5% di Schlein. Bonaccini è anche considerato il più adatto a "vincere le prossime elezioni": ottiene il 72,6% delle preferenze in questo campo, contro il 27,4% che sceglie Elly Schlein. Quasi lo stesso risultato si vede per l'obiettivo di "garantire l’unità del partito": 71,1% Bonaccini, 26,9% Schlein.

Fiducia nei leader, sia Bonaccini che Schlein superano Salvini e Berlusconi

Infine, il sondaggio riporta anche quanta fiducia hanno gli elettori nei confronti dei due candidati, paragonandoli anche ad altri leader politici. In cima alla classifica sull'apprezzamento si trova la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il 44%. Al secondo posto, però, c'è proprio Bonaccini, che raccoglie il giudizio positivo del 38,7% degli elettori.

Subito al di sotto nella classifica si piazza Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, con il 36%. Poco al di sotto arriva poi Elly Schlein, con il gradimento del 34% degli intervistati. Tra i due candidati alla segreteria del Partito democratico, quindi, la differenza è di 4,7 punti percentuali. Decisamente più in basso si piazzano il segretario della Lega Matteo Salvini, con il 28,2%, e il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, con il 27,3%.

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