Sondaggi politici, le forze del centrodestra sfiorano il 50% e il M5S supera il Pd
In via eccezionale, a casua dello speciale sulle elezioni regionali in Umbria, il telegiornale di Enrico Mentana su La7 ha diffuso ieri (e non questa sera, come di consuetudine) gli ultimi sondaggi politici effettuati da Swg. Secondo l’istituto demoscopico la Lega rimane il primo partito, registrando un 33,6%. Un leggero calo rispetto alle ultime stime della scorsa settimana, che davano il Carroccio al 34%, ma rimane comunque il partito che un italiano su tre voterebbe.
Recupera invece il Movimento Cinque Stelle, che con un +0,4% passa dal 17,8% della scorsa settimana al 18,2%. I pentastellati sorpassano quindi il Partito democratico e si posizionano come seconda forza politica del Paese. Continua invece il declino dei dem, che perdono ben 0,8 punti percentuali, scendendo dal 18,8% delle ultime stime al 18%. Tendenza inversa per Fratelli d'Italia, che invece prosegue nella sua ascesa guadagnando 0,6 punti percentuali e arrivando così al 9%. Forza Italia rimane invece stabile al 5,5%. In calo anche Italia Viva di Matteo Renzi, che passa dal 5,6% degli ultimi sondaggi al 5,2%.
Come fa notare il direttore di TgLa7, nonostante il Carroccio di Matteo Salvini abbia sofferto un calo nell'ultima settimana, rimane comunque ben distanziato da tutti gli altri partiti presenti in Parlamento, arrivando quasi a concentrare la somma dei consensi dei suoi principali avversari, il Movimento Cinque Stelle e il Partito democratico, alleati al governo.
Inoltre, se si vanno a sommare le percentuali della Lega di Matteo Salvini con quelle ottenute dagli altri due principali partiti della coalizione di centrodestra, Fratelli d'Italia di Giorgia Melonii e Forza Italia di Silvio Berlusconi, si arriva al 48,1% di consensi totali. Se si considera come forza del centrodestra, che potrebbe partecipare al blocco, anche Cambiamo! del governatore ligure Giovanni Toti (che questa settimana guadagna 0,3 punti percentuali, arrivando all'1,6%), allora la coalizione raggiungerebbe il 49,7%. Solo qualche punto decimale dalla conquista della maggioranza in Parlamento.