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Sondaggi politici, la maggior parte degli italiani teme che si debba tornare al lockdown

A diversi giorni dal pieno avviamento della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, la paura di una nuova impennata di contagi è ancora alta. Infatti, la maggior parte degli italiani temono che si debba tornare presto a una situazione di lockdown. È quanto emerge da un sondaggio di Emg Acqua in cui, come al solito, si indagano anche le intenzioni di voto dei cittadini e la fiducia nei leader politici.
A cura di Annalisa Girardi
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La Fase 2 dell'emergenza è ormai pienamente avviata. Molti italiani, però, temono una nuova impennata della curva dei contagi che porterebbero a un nuovo lockdown. È quanto emerge da un sondaggio di Emg Acqua, in cui vengono indagate anche le opinioni dei cittadini circa la gestione del governo e delle Regioni in merito alla riapertura, viene chiesto loro se andranno in vacanza quest'estate e se temono che con la riapertura delle frontiere i turisti dall'estero possano contribuire a far circolare l'epidemia. Il sondaggio, come al solito, esamina anche le intenzioni di voto e la fiducia nei leader.

Le paure per un nuovo lockdown

Dal sondaggio non si evincono particolari malcontenti rispetto alla gestione di governo e Regioni riguardo la riapertura. Il 37% degli intervistati afferma infatti che autorità centrali e locali stiano facendo abbastanza per tracciare e isolare i nuovi contagi nella Fase 2, contro un 37% che sostiene invece il contrario. Il 61% degli italiani teme però che si torni presto a una situazione di lockdown. Le immagini di assembramenti e persone senza mascherina che abbiamo visto nei primi giorni della riapertura hanno quindi avuto un forte impatto sulla popolazione, che ora ritiene che il governo sarà costretto a introdurre nuovamente delle misure contenitive.

La preoccupazione è ancora alta: ciò si vede anche dal fatto che quest'anno la maggior parte degli italiani afferma che non andrà in vacanza. Il 45% degli intervistati, infatti, rimarrà a casa, contro il 30% che si sposterà. Tra questi il 73% resterà in Italia, e il 15% racconta che non uscirà dalla propria Regione di residenza. Solo il 7% dichiara che andrà all'estero a trascorrere le ferie. Molte persone, invece, si dicono contrarie alla riapertura delle frontiere. Il 47% degli intervistati infatti teme che, anche nel caso in cui si riuscisse a sconfiggere l'epidemia, il coronavirus possa rientrare in Italia da altri Paesi. Il 42%, invece, sottolinea la necessità di salvare la stagione, ed è quindi favorevole alla riapertura delle frontiere.

Le intenzioni di voto e la fiducia nei leader

Per quanto riguarda le intenzioni di voto degli italiani, la maggior parte voterebbe la Lega se fosse chiamata oggi alle urne. Il Carroccio rimane quindi il primo partito in Italia, anche se è l'unico a perdere consensi questa settimana, confermando il calo nei sondaggi che prosegue dall'inizio dell'emergenza. La Lega passa infatti dal 27,3% dello scorso 14 maggio al 26,9% registrato il 21 maggio, scendendo di 0,4 punti percentuali. In seconda posizione il Partito democratico, che invece guadagna 0,1 punti percentuali salendo al 20,9%. Nel terzo gradino del podio il Movimento Cinque Stelle rimane stabile con il 15,4%. A seguire Fratelli d'Italia che cresce leggermente passando dal 14,2% al 14,3%. Aumento di consensi anche per Forza Italia che sale al 6,8% guadagnando 0,2 punti percentuali sulle rilevazioni della scorsa settimana. Infine, Italia Viva conferma il 5% registrato anche nell'ultimo sondaggio.

Rispetto alla fiducia nei leader politici, invece, al primo posto troviamo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in leggero calo con 44 punti. Al secondo e terzo posto, entrambi stabili, troviamo rispettivamente Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Punteggio invariato anche per Nicola Zingaretti, che ottiene questa settimana 24 punti. In calo invece Luigi Di Maio, che perde un punto e al 21 maggio ne totalizza 20. Valori invariati anche per Silvio Berlusconi e Matteo Renzi che seguono con 19 e 15 punti.

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