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Sondaggi politici, la Lega torna a crescere mentre calano Pd e M5s: chi arriva meglio alle europee

Quando mancano cinque settimane alle elezioni europee, Fratelli d’Italia continua a crescere mentre M5s e Pd sono in leggera discesa. Si riprende la Lega, che stacca Forza Italia. Tre partiti – Avs, Azione e Stati Uniti d’Europa – corrono per arrivare alla soglia di sbarramento del 4%. Ecco i risultati dell’ultimo sondaggio Emg.
A cura di Luca Pons
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Fratelli d'Italia è ancora in crescita e distacca di un altro mezzo punto il Partito democratico, fermo attorno al 20%. Cala leggermente il M5s, mentre la Lega torna a guadagnare voti e si stacca da Forza Italia. Intanto, la corsa per riuscire a superare il 4% alle prossime europee ed eleggere almeno un europarlamentare continua a coinvolgere tre partiti. Ecco le stime fatte dal nuovo sondaggio politico di Emg.

Salgono Lega e FdI, Forza Italia lontano dal 10%

Fratelli d'Italia è al 27,8%, in salita rispetto al 27,5% registrato appena una settimana fa. Non si tratta di punteggi eclatanti – basta ricordare che alle elezioni europee del 2019 la Lega superò il 34% dei voti – ma confermano FdI come primo partito del Paese, saldamente al comando della maggioranza di centrodestra. Il target per le elezioni dell'8 e 9 giugno è al 26%, stando alle dichiarazioni di Meloni, e sembra ormai certo che non sarà un problema raggiungerlo.

Nel resto della coalizione, può dirsi soddisfatta la Lega che va al 9%, guadagnando lo 0,3% in una settimana (forse anche grazie alla candidatura del generale Vannacci) e tornando a crescere dopo un periodo di calo lieve ma costante. Con questa risalita, il Carroccio allontana anche Forza Italia, ferma all'8,2% (-0,1%), dopo che diverse rilevazioni avevano mostrato un sorpasso dei forzisti di Antonio Tajani ai danni dei salviniani. Quando alle europee manca circa un mese, la Lega è in linea con gli obiettivi (non troppo ambiziosi) del suo segretario, ovvero proprio il 9%, mentre Forza Italia che è alleata con Noi moderati dovrà sforzarsi per raggiungere il paletto del 10% fissato dal proprio segretario.

Pd e M5s in discesa, parte la corsa per arrivare al 4%

Il Partito democratico è al 20,3% e fa registrare un calo dello 0,2% rispetto alla settimana scorsa. Si tratta di una perdita leggera, che però conferma per l'ennesima volta come il Pd di Elly Schlein in questa fase fatichi a superare il 19-21% nei sondaggi e mettere davvero in pensiero FdI e Giorgia Meloni. Lo stesso si può dire per il Movimento 5 stelle, fermo al 15,8% (-0,2%). Oggi, anche unendosi, a livello di voti i due principali partiti dell'opposizione non si avvicinerebbero ai tre della maggioranza.

Sarà interessante, con l'avvicinarsi delle europee, vedere chi riuscirà a superare la soglia di sbarramento del 4%. Le liste che vanno oltre potranno eleggere degli europarlamentari, mentre quelle che restano sotto saranno escluse. Ce ne sono tre, in questo momento, che sono parecchio vicine a questo limite. Quella che sembra messa meglio (ma si parla di pochi decimi percentuali) è Stati Uniti d'Europa con il 4,7%. Nella scorsa settimana la lista che unisce Italia viva, +Europa e altri ha però visto un calo: prima era al 5%.

C'è poi Alleanza Verdi-Sinistra al 3,9% (in crescita dello 0,2%) e Azione di Carlo Calenda stabile al 3,4%. Resta da vedere come si evolverà la situazione nelle prossime cinque settimane. Infine, ci sono due liste che per il momento sembrano lontane dallo sbarramento: Pace terra dignità di Michele Santoro al 2,5% (+0,6%) e Libertà di Cateno De Luca (2%, +0,2%).

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