Sondaggi politici, la battaglia per le riaperture premia Salvini: Lega al 21,8% stacca il Pd
L'ultimo sondaggio Swg realizzato per il Tg di La7 mostra una crescita di consenso per la Lega di Matteo Salvini, che guadagna potenziali voti e stacca il Partito Democratico, la cui percentuale resta invariata. Il Carroccio raggiunge il 21,8%, mentre il partito guidato da Enrico Letta rimane al 19,1%.
Fratelli d'Italia, unico partito all'opposizione, è in lieve calo, e scende dal 18% al 17,6%. Il partito di Giorgia Meloni è comunque più avanti del M5s, che cede un punto e arriva al 17,4%. In miglioramento la situazione di Forza Italia, che passa dal 6,4 al 6,8%. Azione va giù, e passa dal 3,7% al 3,6%. Sinistra Italia è al 3,1% mentre i Verdi al 2%. Italia Viva, che nei mesi scorsi si trovava a competere con Azione, è scesa all'1,9%, perdendo lo 0,2%. Resta ferma anche +Europa, che non subisce alcun cambiamento (1,7%).
A pesare sulla perdita di voti per il M5s è sicuramente il video che Beppe Grillo ha diffuso in rete per difendere il figlio, sotto inchiesta insieme a tre amici. Nel filmato l'ex comico lascia intendere che la ragazza che ha accusato Ciro Grillo per violenze sessuali fosse consenziente. Il contenuto ha dato maggiore risonanza al caso e ha generato non poche polemiche. Tanto che il M5s ha perso 1 punto percentuale rispetto all'ultima rilevazione: lo scorso 19 aprile infatti il Movimento Cinque Stelle era dato al 18,4%.
La road map delle riaperture, iniziata ieri con la ripartenza di diverse attività, tra cui bar e ristoranti che possono rimanere aperti anche la sera in zona gialla con tavoli all'aperto, ha giocato a favore della Lega. Se infatti nell'ultima rilevazione il partito di Salvini era dato al 21,2%, in una settimana, proprio grazie alle richieste avanzate al governo dai leghisti per far slittare l'orario del coprifuoco di un'ora e consentire la ripartenza anche per i locali al chiuso, ha guadagnato lo 0,6%. Salvini è stato infatti abile a rivendicare le riaperture, presentandole come una vittoria del suo partito.