Sondaggi politici, italiani puntano tutto su un nuovo partito: ma pensano che governo duri a lungo
Per gli italiani l’attuale governo durerà ancora a lungo, ma nel 2020 i protagonisti della politica italiana saranno da una parte la Lega e dall’altra qualche movimento che, però, al momento deve ancora nascere. Il sondaggio realizzato da Ipsos e presentato dal suo presidente, Nando Pagnoncelli, durante la trasmissione di La 7, Di Martedì, evidenzia le prospettive degli elettori per questo 2020 appena iniziato. Sia da un punto di vista politico che economico.
Sondaggi, per gli italiani il governo durerà a lungo
La prima domanda posta agli intervistati riguarda la tenuta e la conseguente durata del governo. Si parte da un presupposto: le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria del 26 gennaio potrebbero avere ripercussioni sull’esecutivo. E per questo motivo si chiede agli elettori se credono che il governo duri ancora solamente un mese o due o se avrà vita più lunga. Ben il 55% del campione ritiene che l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte durerà più a lungo, mentre il 34% pensa che il governo possa cadere presto, magari entro uno o due mesi. Infine l’11% non ha un preciso giudizio sul tema.
I protagonisti della politica nel 2020 nei sondaggi
A farla da leone nel 2020 della politica italiana, secondo gli stessi elettori, sarà la Lega. Insieme, magari, a un nuovo soggetto politico. Agli italiani viene chiesto chi sarà, a loro giudizio, il principale protagonista della politica nel prossimo futuro: il 30% risponde la Lega. Il 27%, invece, ritiene che possa essere un soggetto politico nuovo, magari ancora non esistente. Pari merito, poi, per Pd e Movimento 5 Stelle, entrambi indicati dal 9% degli intervistati. Infine rispondono altri partiti (o non indicano) il 25% delle persone a cui è stata rivolta la domanda.
Il 2020 degli italiani
Altro tema è quello delle prospettive per il 2020 degli italiani. In particolare si chiede se il 2020 sarà “per lei o per la sua famiglia” migliore o peggiore del 2019. Secondo il 42% degli intervistati non cambierà nulla e il 2020 sarà come l’anno appena concluso. Il 27%, invece, ritiene che sarà migliore, mentre il 23% prevede un peggioramento nei prossimi dodici mesi. Infine non si esprime l’8% del campione.