Sondaggi politici, in Europa una persona su 4 ha forti atteggiamenti antisemiti
Un cittadino europeo su quattro ha un atteggiamento antisemita. A rivelarlo è un sondaggio mondiale sull’antisemitismo commissionato dalla Anti-Defamation League. La ricerca evidenzia che il 25% degli europei ha un atteggiamento fortemente negativo nei confronti degli ebrei. In generale, il rapporto mette in luce un marcato aumento delle credenze antisemite nei paesi dell’Europa centrale, mentre sono pochi i cambiamenti nell’Europa occidentale. In particolare ciò che si nota è l’aumento di stereotipi sugli ebrei che controllano affari e finanza e che, inoltre, il fatto sarebbero più fedeli a Israele che non al loro paese d’origine, qualunque esso sia. Gli atteggiamenti antisemiti, invece, sono in calo in altri paesi, a partire dall’Italia: -11%. In calo anche in Austria (-8%) e Canada (-6%).
La ricerca si basava su undici domande che l’Adl ha usato in alcuni sondaggi globali già dal 1964: le interviste sono state 9mila, in 18 diversi paesi europei, oltre che in Canada, Sudafrica, Argentina e Brasile. Gli atteggiamenti antisemiti sono aumentati nettamente, secondo il report, in alcuni paesi: in Argentina +6%, Polonia +11%, Russia +8%, Brasile e Sudafrica +9% e Ucraina +14%. Aumenti percentuali rispetto all’ultima indagine simile che è stata svolta nel 2014 e aggiornata nel 2015. Secondo la ricerca, circa il 25% degli europei ha dato risposte antisemite alla maggior parte delle domande. In Polonia le attitudini antisemite registrate hanno raggiunto il 48% della popolazione e ben tre su quattro ritengono che “gli ebrei parlano troppo di quello che è successo loro durante la Shoah”. Alto il tasso di antisemitismo anche in Ungheria, al 42%.
Il ceo di Adl, Jonathan A. Greenblatt, spiega: “È profondamente preoccupante il fatto che circa un europeo su quattro nutre i tipi di credenze antisemite che hanno resistito da prima dell'Olocausto. Questi risultati servono come un potente campanello d'allarme che c'è ancora molto lavoro da fare per educare ampie fasce della popolazione di molti di questi paesi a rifiutare il bigottismo, oltre ad affrontare le pressanti esigenze di sicurezza dove gli incidenti violenti sono in aumento”.