Sondaggi politici, in discesa le forze di maggioranza: calo di consensi per Pd e M5S
Ieri sera a Piazza Pulita su La7 sono andati in onda gli ultimi sondaggi politici realizzati da Index Research. Le ultime stime non solo hanno riguardato il consenso ai partiti, ma anche la fiducia nei leader e il voto alla riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari. Secondo i risultati di Index al 10 ottobre, rispetto ad una settimana prima, Italia Viva di Matteo Renzi e Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni sarebbero gli unici partiti ad aver aumentato il proprio indice di assenso. Entrambe le forze di maggioranza, invece, risultano in calo.
Diminuzione di consensi anche per la Lega, che tuttavia rimane il primo partito in Italia al 32,3% (in confronto al 32,5% dello scorso 3 ottobre). In discesa anche il Partito democratico, che passa dal 20,3% al 20,1% e il Movimento Cinque Stelle, che perde ben 0,6 punti percentuali passando dal 19,4% al 18,8%. Dietro i pentastellati troviamo quindi il partito di Meloni che guadagna un +0,1% passando dallo 7,3% al 7,4%. Stabile invece Forza Italia di Silvio Berlusconi, che riconferma il suo 6%. E poi, in aumento, anche se solo di 0,2 punti percentuali, passando da 4,5% a 4,7%, troviamo Italia Viva, che prosegue la tendenza positiva già emersa nelle scorse settimane.
Per quanto riguarda invece la fiducia nei leader, si riconferma in cima alla classifica Matteo Salvini che con il 39% supera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, fermo al 35%. Un calo netto di popolarità, quello di Conte, forse dovuto alla vicenda riguardo ai legami fra i gli 007 italiani e gli Stati Uniti. Di seguito troviamo Giorgia Meloni al 35%, seguita da Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio, che ottengono rispettivamente il 22% e il 20%. Matteo Renzi si posiziona invece verso la fine della classifica, con 12 punti percentuali.
In materia di fiducia per il governo Conte Bis, secondo il 48,8% degli elettori si tornerà alle urne nel 2020, dopo l'approvazione di una nuova legge elettorale, necessaria per far fronte alla riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari da poco approvata in Parlamento. Solo l'8,9% degli elettori il governo reggerà fino alla fine della legislatura nel 2023.