Sondaggi politici, il Pd vola e stacca Fratelli d’Italia mentre 5 Stelle e Lega colano a picco
Il Partito Democratico è sempre primo nei sondaggi politici. Il dato di riferimento è quello della Supermedia di Agi e Youtrend della scorsa settimana, che tiene conto – come sempre – dei sondaggi elettorali dei maggiori istituti demoscopici. Il risultato è chiaro: i dem sono sempre in testa e sempre più lontani da tutti gli altri partiti, compreso Fratelli d'Italia, unico tra i grandi a provare a tenere il passo di Letta e dei suoi. La Lega e i 5 Stelle continuano a crollare settimana dopo settimana, in cui continuano a perdere poco alla volta il consenso ottenuto negli ultimi anni. C'è anche un tema importante: lo spazio di Centro che tutti vogliono e nessuno sembra in grado di prendere. Qui Calenda va meglio di Renzi, mentre Forza Italia torna a crescere.
Il Partito Democratico è sempre più solo in testa nei sondaggi
In testa nei sondaggi politici c'è sempre il Partito Democratico di Enrico Letta: i dem guadagnano lo 0,3% in due settimane e arrivano al 21,4%. Il partito più vicino – come dicevamo – è Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che sale dello 0,1% e arriva al 20,3%, a più di un punto dal Pd. Staccata la Lega di Matteo Salvini, che perde lo 0,4% e scivola al 17,1%. Altrettanto staccato il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che perde a sua volta lo 0,4% e scende fino al 14,0%.
Calenda batte Renzi, bene Forza Italia e partiti di sinistra
Forza Italia, intanto, continua a risalire molto lentamente la china. Il partito di Silvio Berlusconi cresce dello 0,3% e risale all'8,4%. A seguire troviamo la federazione tra Azione di Carlo Calenda e +Europa, che sale dello 0,2% e passa al 4,5%, ben distante da Italia Viva di Matteo Renzi, nella sfida per il controllo del polo centrista: il partito del senatore fiorentino perde lo 0,1% e scivola al 2,9%. Bene i Verdi, che salgono al 2,6% (più 0,2%), mentre Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni resta stabile al 2,1%. Chiude Articolo 1 – Mdp del ministro Speranza, che sale dello 0,2% e si ferma all'1,8%.