Sondaggi politici, il Pd sfiora il 19% e il M5s crolla: i grillini mai così bassi dopo le elezioni
Il Partito democratico continua ad aumentare i consensi a suo favore. A oltre un mese dall'elezione di Elly Schlein alla segreteria, non si placa l'effetto positivo del cambio di leadership nei sondaggi e il Pd sfiora il 20%. Parallelamente, crolla il Movimento Cinque Stelle, che raggiunge il suo minimo dalle scorse elezioni politiche. È quanto emerge dalla media dei sondaggi settimanali che fa Termometro politico, prendendo in considerazione le ultime rilevazioni di otto istituti: TP, Swg, Quorum, Tecné, Demopolis, Noto, Emg, Ixé.
Vediamo quindi nello specifico come si comporterebbero gli italiani se fossero chiamati oggi alle urne.
Secondo la media dei sondaggi di Termometro Politico, Fratelli d'Italia rimane saldamente il primo partito nel Paese con il 29,2% con un vantaggio decisamente ampio rispetto a tutte le altre forze politiche. Il Partito democratico, secondo nei sondaggi, infatti è al 19,7%. Sebbene i dem siano in crescita, rimangono comunque distantissimi dallo schieramento di Giorgia Meloni.
Al terzo posto troviamo il Movimento Cinque Stelle al 15,7%, in netto calo rispetto alle scorse settimane. I grillini non avevano mai raggiunto un punteggio così basso dalle ultime elezioni politiche. Possono comunque contare sulla doppia cifra, mentre tutte le altre formazioni politiche sono sotto il 10%. La Lega, in quarta posizione, è infatti all'8,7%, seguita dal Terzo polo di Azione e Italia Viva al 7,6%. Rimane stabile anche Forza Italia, di seguito, al 6,8%.
Tra tutte le altre forze politiche, solo l'Alleanza Verdi e Sinistra supera la soglia di sbarramento, ottenendo il 3,1%. Tutte le altre, se si votasse oggi, non riuscirebbero a entrare in Parlamento. +Europa, ad esempio, si ferma al 2,2%.
Insomma, da quanto emerge dalla media dei sondaggi di Termometro Politico se si tornasse già oggi alle urne, il risultato non cambierebbe molto rispetto a quello emerso dal 25 settembre. Però sicuramente qualcosa sta mutando negli equilibri interni tra i partiti, soprattutto a livello di opposizione.