Sondaggi politici, il Partito Democratico è primo e stacca tutti mentre Fratelli d’Italia cala
Il Partito Democratico è sempre più primo nelle intenzioni di voto. Settimana dopo settimana i dem di Letta continuano a crescere nei sondaggi politici, mentre gli avversari – sostanzialmente – calano o restano stabili. La vetta ormai è consolidata da dopo le elezioni comunali dell'autunno scorso, quando con un rapido sorpasso ai danni di Fratelli d'Italia il Pd si è posizionato nuovamente e stabilmente come prima forza politica del Paese. Certo, il tutto andrà tradotto nelle prossime elezioni politiche e un'eventuale coalizione con il Movimento 5 Stelle e il centrosinistra comunque non avrebbe i numeri per vincere rispetto alla coalizione di centrodestra. Vediamo le percentuali della Supermedia di Agi e Youtrend di questa settimana, realizzata tenendo in considerazione le rilevazioni dei maggiori istituti demoscopici.
Pd vola nei sondaggi elettorali, calano Fratelli d'Italia e 5 Stelle
Come dicevamo, il Partito Democratico di Enrico Letta non solo è in testa nei sondaggi, ma continua a crescere: i dem guadagnano lo 0,6% e passano al 21,6%. A seguire c'è sempre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che invece perde lo 0,2% e scende al 20,2%. La Lega di Matteo Salvini, invece, questa settimana non perde e non guadagna nulla, ma resta stabile al 17,3%. Male, anzi, malissimo il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che perde lo 0,4% e scivola al 13,9%.
Crescono Forza Italia, Azione e +Europa mentre Italia Viva cala
Se guardiamo ai partiti sotto quota dieci punti, invece, a farla da padrone è sempre Forza Italia di Silvio Berlusconi. Gli azzurri, però, stanno continuando anche a crescere a ritmo sostenuto – poco alla volta – di settimana in settimana: più 0,2% per un 8,5% totale. La federazione tra Azione e +Europa cresce altrettanto e passa al 4,4%, a differenza di Italia Viva di Matteo Renzi che cala proprio dello 0,2% scivolando al 2,7%. A seguire troviamo i Verdi al 2,5% (più 0,1%), Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni al 2% (meno 0,2%) e Mdp – Articolo 1 del ministro Speranza all'1,6% (meno 0,1%).