video suggerito
video suggerito
6000 sardine

Sondaggi politici, il partito delle Sardine sarebbe votato dall’11,4% degli italiani

I leader delle Sardine continuano a sostenere che non hanno alcuna intenzione di trasformare il movimento in un partito politico. Tuttavia, se decidessero di farlo, la reazione dell’elettorato sarebbe decisamente buona. L’11% degli aventi diritto infatti voterebbe proprio il partito delle Sardine: i consensi verrebbero pescati dal bacino del centrosinistra, in primis tra gli elettori del Pd. Che nel frattempo apre al movimento.
A cura di Annalisa Girardi
1.854 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Se le Sardine decidessero di fondare un partito, raccoglierebbero subito l'11,4% dei consensi, stabilendosi come quarta forza politica nel Paese. È quanto emerge dall'ultimo sondaggio politico elettorale stilato da Tecnè per l'Agenzia Dire. Il successo di un'ipotetico partito delle Sardine sarebbe pagato maggiormente dalle forze di governo: infatti, il Partito democratico perderebbe il 4,4% dei voti e il Movimento Cinque Stelle avrebbe 3,4 punti percentuali in meno. Anche La Sinistra e i Verdi vedrebbero i propri voti ridursi, mentre per le forze politiche del centrodestra non si registrerebbero sostanziali cambiamenti.

Le Sardine andrebbero quindi a pescare i propri consensi dal bacino elettorale del centrosinistra: secondo l'indagine di Tecnè, il 35% dei voti che otterrebbero gli attivisti arriverebbe dall'elettorato dem, il 27% da quello pentastellato e un altro 15% da altri partiti del centrosinistra. Un 3% verrebbe da altre forze politiche mentre il 20% sarebbe costituito dal voto di indecisi e astenuti. Questi numeri, d'altronde, non sorprendono più di tanto: lo sa bene il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che ha invitato le Sardine al prossimo Congresso di partito, aprendo quindi al movimento nato a Bologna per contrastare l'avanzata della Lega di Matteo Salvini.

Il leader Mattia Santori, pur mettendo le mani avanti rispetto all'offerta di Zingaretti, non ha nemmeno chiuso totalmente la porta a questa eventualità: "Il Pd si è messo in discussione e gli va dato atto. È il partito che ci ha dato più ascolto e mostra un'apertura vera verso di noi. Per noi è troppo presto per capire se partecipare a questa fase, noi siamo in fase di gestazione. Anche il Pd deve capire come presentarsi in questo processo di rinnovamento. Sicuramente ci ha fatto riflettere l'idea di Zingaretti, è positivo", ha detto l'attivista in diretta da Mezz'Ora in Più su Rai Tre.

Il sondaggio di Tecnè ha anche evidenziato le intenzioni di voto nazionali. Anche in questo esame sul consenso degli italiani rispetto alle forze politiche nel Paese emerge un calo della Lega, che pur resta il primo partito in Italia. Rispetto ai risultati ottenuti il 20 dicembre scorso, il 10 gennaio 2020 il Carroccio ha perso 0,5 punti percentuali, scendendo al 31,9%. Subito seguito dal Partito democratico, che invece guadagna uno 0,2% e si stabilisce al 19,3%. Il Movimento Cinque Stelle invece continua a perdere voti e passa dal 16% delle ultime rilevazioni all'attuale 15,4%. Fratelli D'Italia conferma invece la tendenza positiva: il partito di Giorgia Meloni, crescendo di uno 0,2%, registra questa settimana il 10,6% dei consensi. Buoni risultati anche per Forza Italia, che dal 7,7% di fine dicembre arriva il 10 gennaio all'8,1%. Infine, lieve flessione anche per Italia Viva, che perdendo 0,1 punti percentuali scende al 3,9%.

1.854 CONDIVISIONI
90 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views