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Sondaggi politici, il M5s supera ancora FI e Noi Moderati, ma le due forze sono quasi alla pari

Secondo l’ultimo sondaggio di Termometro politico, il M5s di Conte ha superato di nuovo Forza Italia e Noi Moderati. Ma le due forze si contendono il terzo posto nella classifica di gradimento dei partiti.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ultimo sondaggio di Termometro politico, pubblicato oggi, con interviste raccolte tra il 9 e l’11 luglio 2024, fotografa una situazione abbastanza statica nelle intenzioni di voto, dopo le forti fluttuazioni legate alle recenti elezioni europee.

Il dato più rilevante, rispetto alla scorsa settimana, è la percentuale di gradimento del Movimento 5 Stelle, che supera di nuovo FI+Noi Moderati. Anche se le due forze politiche rimangono praticamente appaiate. Nelle retrovie, Renzi non riesce a riagganciare Michele Santoro (entrambi guadagnano un +0,1%).

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Questa settimana Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni è data al 29,1%, sempre primo partito in Italia. Al secondo posto troviamo ancora il Partito Democratico di Elly Schlein, al 24,3%. Il terzo posto del podio è per il M5s di Giuseppe Conte, al 9,6%. Subito dietro si piazza Forza Italia con Noi Moderati, che insieme raggiungono il 9,5%. La Lega di Salvini è invece all'8,8%, terza forza della maggioranza di governo. A seguire Avs, poco sotto il 7%, al 6,9. Molto staccata Azione di Carlo Calenda, al 3,2%. Secondo Pace Terra e Dignità di Santoro, partito al 2,1% e Iv di Renzi, al 2%. Indietro Più Europa, con l'1,6%.

Per quanto riguarda invece la fiducia nella premier Giorgia Meloni, dopo una piccola ripresa post-elezioni, il gradimento per la leader di Fratelli d’Italia continua a calare, seppur in maniera poco marcata.

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Cosa pensano gli elettori del nuovo gruppo europeo dei Patrioti con Salvini e Le Pen

La Lega di Matteo Salvini e Rn di Marine Le Pen sono entrati nel gruppo europeo sovranista dei Patrioti, lanciato da Orban, sottolineando in modo chiaro le divisioni della destra a livello europeo, con i Conservatori e riformisti di Ecr che si collocano in un fronte differente.

Secondo quasi il 40% degli intervistati queste spaccature a livello Ue non creeranno conflitti tra i due alleati di governo, perché si tratta di un semplice gioco delle parti, in quanto Meloni e Salvini coprono segmenti diversi dell'elettorato per avere più voti. Opinione simile ha un altro 22,1%, che crede che, anzi, Meloni e Salvini abbiano sempre avuto posizionamenti diversi, ma che questi non abbiano ripercussioni in Italia e non ne avranno in futuro.

Dall'altra parte c'è quasi un quarto del campione (24,7%) che la pensa diversamente, sostenendo che Meloni ha effettivamente assunto una posizione più moderata, istituzionale e anti-russa, mentre Salvini ha deciso di schierarsi definitivamente con putiniani e anti-UE. Un ragionamento simile lo fa il 10,7% degli intervistati, che però ritengono che Meloni sia "scesa a compromessi con il sistema di potere europeo e tradendo, a differenza di Salvini, gli ideali di chi contesta i diktat di Bruxelles". La maggioranza degli italiani, in definitiva, crede poco ad eventuali tensioni che potrebbero nascere tra Meloni e Salvini per via dell'appartenenza a due famiglie europee diverse.

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