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Sondaggi politici, il M5s di Conte recupera terreno, la Lega stacca Forza Italia quasi di un punto

Secondo l’ultimo sondaggio di Termometro politico nel centrosinistra i due principali partiti sono in crescita: settimana positiva per Pd e M5s, che aumentano i consenti rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dall'ultimo sondaggio di Termometro politico sulle intenzioni di voto degli italiani, con interviste raccolte tra l'11 e il 12 dicembre, emerge qualche variazione rispetto alle scorse settimane. Al primo posto del podio rimane sempre Fratelli d’Italia stabile al 29,5%. Mentre il Partito Democratico ritorna al 23% grazie al +0,2% ottenuto rispetto all'ultimo sondaggio, quando il partito di Schlein era dato al 22,8%.

Rispetto alla rilevazione della scorsa settimana, si evidenzia la ripresa del M5s, che guadagna 0,3 punti e si porta al 10,9%; mentre la Lega aumenta il vantaggio su Forza Italia (0,8 punti di distacco) dopo settimane di testa a testa: il partito di Salvini è ora al 9%, mentre Forza Italia è all'8,2%.

Rispetto alla scorsa settimana calano sia Alleanza verdi sinistra, che scende dal 6,7% al 6,6%, che Azione e Italia Viva, che calano rispettivamente dal 2,9% al 2,8% e dal 2,4% al 2,3%, con un calo dello 0,1%. Invariata la percentuale di consenso di Più Europa, all'1,8%.

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Per quanto riguarda la fiducia in Meloni, cresce chi dice di averne molta (dal 26,6% la premier sale al 27,4%) ma l’incremento nel dato aggregato (molto+abbastanza) è contenuto (dal 41,5% sale al 41,7%). Aumenta, di un decimo, anche il dato negativo aggregato (poca+per nulla fiducia) grazie alla diminuzione di chi non sa o non risponde (che passa dallo 0,5% allo 0,2%).

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Multe cancellate per i No Vax: cosa ne pensano gli italiani

Sull'annullamento delle multe per chi non si era vaccinato contro il Covid, misura contenuta nel dl Milleproroghe, gli italiani si dividono. Per il 48,8%, quasi una persona su due, i vaccini sono stati utili durante la pandemia, perché "hanno salvato migliaia di vite e sono rimasti utili anche dopo, perché riducono gli effetti dell’infezione e i contagi". Poi, un altro 16,5%, rispondenod alla domanda sull'utilità dei vaccini durante il periodo Covid, ha detto che “Sono stati molto utili all’inizio, nel 2021, fermando anche i contagi e salvando persone, ma in seguito sempre meno".

Ma il 18,2% del campione sostiene che i vaccini non siano serviti a nulla, "anzi, hanno prodotto effetti collaterali". Infine, per il 14,3% i vaccini sono stati poco utili in quanto "non fermavano il contagio, riducevano solo gli effetti del Covid, e da un certo momento in poi sono stati inutili perché le varianti sono cambiate".

Alla domanda specifica sul provvedimento che ha cancellato le multe a chi non si è vaccinati contro il Covid, gli italiani interpellati hanno risposto mostrandosi per la maggior parte critici nei confronti del governo.

Per il 29,6% "È un messaggio profondamente sbagliato. Le multe erano, anzi, troppo basse, in questo modo il governo mostra di non dare importanza alla salute pubblica". Per un altro 25% è stato un errore perché "a prescindere dal merito è una questione di credibilità delle istituzioni. Le sanatorie come questa sono sempre sbagliate".

Dall'altra parte, per il 28,4% del campione, l’annullamento delle multe è stato percepito come un atto sacrosanto, perché "avere obbligato a fare un vaccino che non impediva il contagio ed aveva effetti collaterali sconosciuti è stato molto grave".

Infine, il 15,4% sostiene che "L’obbligo poteva avere senso allora, ma dopo anni mi sembra di buon senso annullare queste multe, per non esacerbare lo scontro tra visioni opposte".

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