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Sondaggi politici, il crollo del Pd dopo le dimissioni di Zingaretti e il rimbalzo del M5s

I sondaggi politico-elettorali della scorsa settimana, al di là delle differenze sulle rilevazioni, hanno tutti un elemento ricorrente tra loro: il calo dei consensi al Partito democratico. E in parallelo il M5s “avanza, e non poco, sulla scorta sia delle dimissioni del segretario PD sia dell’arrivo alla leadership di Conte”: lo afferma la Supermedia di Termometro Politico.
A cura di Annalisa Girardi
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Nell'ultima settimana i sondaggi politico-elettorali sono stati quelli in cui si sono registrate le variazioni maggiori degli ultimi mesi. A riportarlo è la Supermedia di Termometro Politico, in cui vengono messi a confronto le principali indagini della settimana. In questo caso il periodo di riferimento è quello dall'8 al 14 marzo e sono state analizzate le rilevazioni di Demopolis, SWG, Termometro Politico, Ixè, Euromedia, Demos, EMG. Come abbiamo detto, si tratta di sondaggi dagli esiti anche diversi tra loro, ma con un elemento ricorrente tra loro: il calo dei consensi al Partito democratico.

In tutti i sondaggi si evidenzia la discesa dei dem dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, anche se in realtà il nuovo sondaggio di Swg trasmesso ieri su La7 ha evidenziato un rimbalzo del Pd seguito all'elezione di Enrico Letta come nuovo segretario, avvenuta domenica. Nella Supermedia della scorsa settimana, tuttavia, ancora non si vede questa reazione positiva nell'elettorato dem. E il Partito democratico scende al 17,3%, pur rimanendo secondo solo alla Lega, ferma al 23,1%.

Sia Fratelli d'Italia che il Movimento Cinque Stelle si posizionano però vicinissimi ai dem. FdI al 16,9%, a nemmeno mezzo punto percentuale dal Pd. E immediatamente a ruota, al 16,8%, troviamo il M5s che invece "avanza, e non poco, sulla scorta sia delle dimissioni del segretario PD sia dell’arrivo alla leadership di Conte", sottolinea Termometro Politico. A seguire Forza Italia, pressoché stabile al 7,7%.

Tra i partiti minori vediamo crescere l'area di sinistra: i componenti di Liberi e Uguali, Sinistra Italiana e Articolo Uno, arrivano infatti a quota 4,1%, a soli tre punti e mezzo dagli azzurri. Azione si stabilisce poi al 3,1%, passando davanti a Italia Viva che si ferma invece al 2,6%, sotto la soglia di sbarramento.

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