Sondaggi politici, i gruppi di destra Ecr e Id partono in vantaggio per le elezioni europee di giugno
Per la corsa alle prossime elezioni europee i partiti di estrema destra, ‘antieuropeisti', partono avvantaggiati. Una coalizione europea tra la destre, sul modello di quella italiana, è sempre più vicina a ottenere la maggioranza dei seggi al Parlamento Ue. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato mercoledì mattina dall'Ecfr, l'European Council on Foreign Relations in vista del voto dell'8 e 9 giugno.
Stando al sondaggio infatti al prossimo Parlamento europeo il Partito Popolare europeo potrebbe ottenere 173 seggi (dai 178 attuali); ne andrebbero poi 131 ai socialisti (che al momento ne hanno 141); e ancora 98 a Id (il gruppo di Lega, AfD e Le Pen), che nell'attuale Parlamento ne ha appena 58; 86 andrebbero ai liberali di Renew Europe, che ora ne hanno 101; e ancora, 85 all'Ecr di Meloni, che ad oggi ne ha solo 67; 61 i Verdi (da 71 seggi attuali) e 44 alle sinistre, che al momento ne hanno 38.
Sebbene la maggioranza all'Eurocamera potrebbe restare nelle mani dei tre partiti che compongono oggi la maggioranza Ursula ( Ppe, S&d e Renew) "i partiti populisti e antieuropei sono in testa ai sondaggi in nove Stati membri dell'Ue, tra cui Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Slovacchia, e otterranno il secondo o il terzo posto in altri nove Paesi, tra cui Bulgaria, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia", spiega l'European Council on Foreign Relations.
Stando al sondaggio, in Italia, il Ppe, rappresentato nel nostro Paese da Forza Italia, dovrebbe ottenere 8 seggi, 14 i socialisti del Pd, 8 per la Lega nel gruppo ID, 6 per il Terzo Polo da mandare in Renew, 27 gli eurodeputati meloniani di Ecr, nessun seggio per i Verdi mentre 13 eurodeputati del Movimento 5 stelle potrebbero andare nel gruppo dei non iscritti.