Sondaggi politici, gli italiani non vogliono tornare al voto ma chiedono un rimpasto di governo
Dopo le elezioni europee e gli scontri nel governo, che ora sembrano rientrare, gli ultimi sondaggi mostrano cosa pensano gli elettori italiani dell’attuale fase di instabilità per l'esecutivo. Una rilevazione di Emg Acqua per la Rai mostra che gli intervistati non vogliono elezioni anticipate, ma, allo stesso tempo, credono che sia necessario procedere con un rimpasto di governo. Per quanto riguarda la tenuta dell’attuale esecutivo guidato da Giuseppe Conte, secondo il 58% degli elettori il governo deve andare avanti. Al contrario, solo il 34% ritiene che la migliore soluzione possibile ora siano le elezioni anticipate. Un’ipotesi sostenuta soprattutto dagli elettori del Pd. Secondo il 79% degli intervistati, poi, il governo avrebbe bisogno di cambiare alcuni ministri. Un’idea condivisa dagli elettori di tutti i partiti, anche se in percentuale minore per quelli del Movimento 5 Stelle (ma comunque sopra il 50%). Solo il 12% del campione ritiene invece che non sia necessario procedere con un rimpasto.
Sulla durata del governo Conte gli elettori sembrano essere abbastanza ottimisti: il 34% ritiene che andrà avanti per tutta la legislatura. Il 32% sostiene, invece, che la sua vita si protrarrà almeno fino a fine anno. Durata più breve, non oltre settembre, secondo il 28% degli intervistati. Altro tema su cui vengono interrogati gli italiani è quello riguardante lo sforamento del deficit. Con un esito in parte sorprendente. Il 65% del campione ritiene che il governo debba rispettare le regole europee: ipotesi ritenuta giusta anche dagli elettori di Lega e Movimento 5 Stelle. Solo per il 26% del campione, invece, Palazzo Chigi non dovrebbe tenere conto delle regole europee. Non risponde, infine, il restante 9%. Un’ultima domanda realizzata nel sondaggio di Emg Acqua riguarda le priorità che deve avere il governo nella sua azione da ora in poi. Per il 56% degli italiani ciò che deve fare l'esecutivo è abbassare le tasse. Per il 40%, invece, la priorità è tenere in ordine i conti pubblici.