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Sondaggi politici, gli italiani chiedono al governo di fermarsi: “Troppe divisioni e lavorano male”

Un sondaggio realizzato da Termometro politico per Coffee Break evidenzia il parere negativo degli italiani sul governo, tanto da chiedere all’esecutivo di mettere fine alla sua esperienza. Quasi il 60% degli elettori ritiene che il governo stia lavorando male o che le divisioni tra M5s e Lega siano troppo grandi per essere appianate.
A cura di Stefano Rizzuti
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Gli italiani chiedono al governo di fermarsi: troppe le divisioni su molti temi e negativo il giudizio anche sull’operato dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Questo è quanto emerge da un sondaggio realizzato da Termometro politico per Coffee Break, trasmissione in onda su La 7. Agli intervistati si chiede se il governo debba proseguire o meno nonostante le divisioni interne: risponde no, nel complesso, più del 57% degli elettori. Risposta positiva, invece, solo da poco meno del 40%. In particolare ritiene che il governo non debba andare avanti perché “sta lavorando male” il 29,8% del campione. Mentre chiede all’esecutivo di fermarsi a causa delle forti divisioni il 27,3%. In particolare, ben il 36,7% degli elettori leghisti dà questa risposta.

Crede che il governo debba andare avanti perché – indipendentemente dalle divergenze – stia lavorando bene il 19,4%: un dato più alto tra gli elettori del M5s (48,4%) e più basso tra quelli della Lega (24,3%). In ogni caso neanche la maggioranza degli intervistati che sostengono i partiti di maggioranza ritiene che il governo stia lavorando bene. Il 20% del campione, invece, ritiene che il governo debba proseguire ma deve anche trovare il modo di andare d’accordo: una posizione sostenuta da circa un terzo degli elettori leghisti e pentastellati.

Tav e taglio dei parlamentari

Agli intervistati viene chiesto un parere anche sull’idea dei 5 Stelle di mettere ai voti la Tav in Parlamento: per il 27,4% è giusto che si esprimano le Camere, mentre il 24,4% ritiene che sia giusto ma si tratti comunque di un modo per nascondere il cedimento del M5s. Parla di un voto inutile il 31% del campione, mentre si tratta di un errore del Movimento e di un tradimento dei suoi ideali per il 13,8%.

Quasi tutti d’accordo, invece, sul taglio dei parlamentari: secondo il 46,4% del campione si tratta di un giusto taglio ai costi della politica, mentre per il 22,5% i risparmi saranno piccoli ma è comunque un atto simbolico corretto. Al contrario, ritiene sia un danno al principio di rappresentanza e alla democrazia il 14,2%. Parere negativo anche per il 16,2% degli intervistati secondo cui la proposta ha solo fini elettorali.

Le intenzioni di voto

Il sondaggio effettuato da Termometro politico prende in considerazione anche le intenzioni di voto degli italiani. La Lega resta saldamente il primo partito, con il 37,5% dei consensi. Segue, a distanza, il Pd con il 22,6%. Più indietro il Movimento 5 Stelle, fermo al 17%. Nel centrodestra Fratelli d’Italia è ancora davanti a Forza Italia: 6,9% per il partito di Giorgia Meloni contro il 6,2% azzurro. Nel centrosinistra, invece, troviamo +Europa al 2,2%, La Sinistra al 2%, i Verdi all’1,9% e il Partito comunista all’1,1%.

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