Sondaggi politici: giù la Lega, crescono Pd e Movimento Cinque Stelle
Continua il calo di consensi che la Lega registra ormai da qualche settimana, mentre crescono i partiti dell'area di governo. Tuttavia la fiducia nel presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che si è vista rafforzare notevolmente durante l'emergenza coronavirus, appare in discesa. Questo l'esito degli ultimi sondaggi condotti da Termometro Politico, che ha indagato le intenzioni di voto degli italiani nell'ultima settimana, ma anche l'opinione dei cittadini verso le misure al centro del dibattito politico pubblico. Vediamo nello specifico cosa hanno rilevato le analisi di Termometro Politico.
Se fossero chiamati oggi alle urne, gli italiani sceglierebbero per la maggioranza il partito di Matteo Salvini. La Lega risulta però in flessione nei sondaggi al 29,4%. Crescono invece i entrambi i maggiori partiti della maggioranza. Questa settimana il Partito democratico ottiene il 21,6% dei consensi mentre il Movimento Cinque Stelle segue con il 15%. A solo un punto di distanza troviamo poi Fratelli d'Italia, con il 14,3%, in leggera crescita di 0,3 punti percentuali rispetto alla settimana passata. In rialzo anche Forza Italia che passa dal 6% al 6,2%. In chiusura, invece, Italia Viva stabile al 3%. Come anticipato, è in discesa la fiducia dei cittadini nel presidente Conte. Coloro che affermano di avere molta o abbastanza fiducia nel presidente del Consiglio sono infatti il 41,9% degli intervistati, contro il 57,2% che dice invece di averne poca o per nulla.
Il sondaggio ha anche esaminato le opinioni dei cittadini rispetto a una delle misure approvate dal governo nel decreto Rilancio, che è stata oggetto di polemiche sia all'interno del governo, che da parte dell'opposizione. Anche nell'opinione pubblica questa è stata al centro del dibattito: stiamo parlando della regolarizzazione dei migranti senza permesso di soggiorno che lavorano nei campi o come colf e badanti. Il 42,9% degli intervistati si è definito contrario al provvedimento, affermando che con politiche di questo tipo non si faccia altro che alimentare l'immigrazione irregolare. Il 21,3% si dice favorevole alla regolarizzazione, ma solo nei confronti di persone che stanno già lavorando. L'8,6%, infine, afferma che andrebbe regolarizzato esclusivamente chi lavora nell'agricoltura o come colf e badante.