Sondaggi politici, Fratelli d’Italia vola e non si ferma più: il Movimento 5 Stelle frena, male Pd
Fratelli d'Italia non si ferma più. Il partito di Giorgia Meloni domina i sondaggi politico elettorali di settimana in settimana, crescendo e battendo record su record, senza accennare a rallentare la corsa. Dalla volata della campagna elettorale, il partito della presidente del Consiglio continua ad accumulare consensi e a erodere principalmente gli alleati di coalizione, diventati nel tempo sempre più marginali. Almeno a livello di percentuale nelle intenzioni di voto. Nel campo progressista, invece, Pd e Movimento 5 Stelle sono stabili in un testa a testa che vede i grillini avanti e i dem ancora il calo. La Supermedia di Agi e Youtrend di questa settimana – che come sempre tiene conto dei sondaggi dei maggiori istituti demoscopici – conferma queste tendenze, ma vediamo le percentuali partito per partito.
Meloni è da record, i 5 Stelle superano il Pd
Nella Supermedia di questa settimana, in testa c'è sempre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Il partito della presidente del Consiglio cresce di un altro 0,5% in due settimane e raggiunge il 29,6%. Ovviamente si tratta dell'ennesimo record, visto che il suo partito non ha mai raggiunto livelli così alti. Al secondo posto nelle intenzioni di voto c'è sempre il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che ormai ha consolidato il suo vantaggio sul Partito Democratico del dimissionario Enrico Letta: i grillini sono in leggera flessione, meno 0,1%, ma restano al 17,3%; i dem, invece, calano dello 0,2% e scivolano al 16,6%.
Stabile la Lega, calano Forza Italia e Terzo polo
Sotto ai dieci punti percentuali ci sono tre partiti molto vicini tra loro: la Lega di Matteo Salvini, che resta stabile all'8,4%, il Terzo polo di Azione e Italia Viva, che cala dello 0,1% e passa al 7,7%, e Forza Italia di Silvio Berlusconi, che perde a sua volta lo 0,1% e scende al 6,9%. Staccata la federazione tra Verdi e Sinistra, che perde lo 0,2% e scende al 3,7%. Chiudono +Europa al 2,5% (meno 0,2%), Italexit al 2,3% (più 0,2%), Unione popolare all'1,8% (più 0,4%) e Noi Moderati stabile all'1,1%.