Sondaggi politici, Fratelli d’Italia torna sopra il 29%, Pd sfiora il 20%
L'ultimo sondaggio realizzato da Termometro politico, con interviste realizzate tra il 26 e 27 luglio 2023, mostra lievi variazioni rispetto alla settimana scorsa, con Fratelli d'Italia, sempre primo partito, che torna al di sopra del 29% grazie a un +0,3%.
Lega e Forza Italia sono ancora in difficoltà, perdendo rispettivamente 0,3 e 0,2 punti percentuali: il Carroccio è dato al 9,1%, mentre gli azzurri sono al 7,3%. Salgono, invece, Partito Democratico (19,7%, con +0,2% rispetto all’ultima rilevazione) e Movimento 5 Stelle (anche qui variazione di +0,2% per giungere al 16,2%), i due principali partiti d'opposizione, che si stanno intestando la battaglia per il salario minimo legale.
Per quanto riguarda gli altri partiti, Azione di Calenda è l'unico che supera con una certa agilità la soglia di sbarramento (3,6%). Sinistra Italiana e Verdi tornano al 3% (+0,1%) mentre Italia Viva di Matteo Renzi e +Europa, se si andasse a votare oggi, rimarrebbero fuori dal Parlamento (rispettivamente al 2,5% e al 2,4%). In quest'ultima rilevazione, Renzi ha superato Gianluigi Paragone e il suo Italexit (2,3%, in calo di 0,2 punti).
Italiani divisi sulle cause dell'emergenza climatica
Nel sondaggio si affronto il tema dell’emergenza maltempo che ha colpito l’Italia nelle ultime settimane, tra il caldo estremo e gli incendi in Sicilia, e i violenti nubifragi e grandinate nel Nord Italia. Agli elettori è stato domandato se ci sia o meno correlazione tra gli incendi e i nubifragi e il cambiamento climatico.
Su questo c’è grande equilibrio, con un 50,3% che collega questi fenomeni al cambiamento climatico e un 47,7% che non vede una correlazione diretta. Un dato molto interessante è che appena il 2% degli intervistati non esprime un parere, segno che si tratta di una discussione fortemente polarizzante e su cui quasi tutti hanno un’opinione. La risposta meno frequente è quella che fa riferimento a una montatura mediatica per creare allarme: opzione scelta dal 12,3% delle persone intervistate. La risposta più frequente, invece, data dal 35,4% del campione, è che “i nubifragi ci sono sempre stati e gli incendi sono dolosi, non sono spontanei, c'è un cambiamento climatico ma non è la causa di questi fenomeni”.
Il 35% vorrebbe invece un progressivo abbandono dei combustibili fossili e agire fortemente sulla problematica, mentre per il restante 15,3%, per quanto sia colpa del cambiamento climatico e delle emissione di CO2, la soluzione andrebbe cercata altrove (“Altri sacrifici sarebbero troppo costosi per noi. È in Asia che stanno crescendo”).
Cosa pensano gli italiani di Saviano fuori dalla Rai
Altro tema della settimana è stato lo stop a ‘Insider', programma dello scrittore Roberto Saviano che affronta i rapporti tra criminalità, politica ed economia legale. Un fermo che sembra gradire un rispondente su due, considerando Saviano “di parte e fazioso, non autorevole né adatto alla TV pubblica”. Per un altro 28,2%, invece, la cancellazione del programma è ingiusta, in quanto Saviano è uno “scrittore di grande spessore e le voci non gradite al Governo vengono epurate”.
Hanno fatto bene gli Usa a dare le bombe a grappolo all'Ucraina?
Passando alla politica internazionale, è stato chiesto agli intervistati cosa ne pensassero dell'invio delle bombe a grappolo, da parte degli USA, all’Ucraina. Le bombe a grappolo sono armi messe a bando dal 2008, in quanto possono compromettere un territorio per molti anni. L'invio di queste arme non piace agli intervistati. Per il 33,1% si tratta di una escalation che era meglio evitare. Per un altro 37,3%, invece, è un vero e proprio atto criminale che prolungherà la guerra.