Sondaggi politici, Fratelli d’Italia scivola al terzo posto dietro la Lega: il PD è il primo partito
Se si andasse a votare oggi, il primo partito in Italia sarebbe il PD che dopo le elezioni amministrative è in cima alle intenzioni di voto degli italiani. Lo rivela il sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera che consegna un podio in cui Fratelli d'Italia sarebbe solo al terzo posto, mentre la Lega di Matteo Salvini, per quanto in calo, sarebbe la seconda forza politica dopo il Partito Democratico. I dati, inoltre, rivelano che il livello di astensione sarebbe ancora molto alto con il 40,9% di cittadini che non saprebbero quale lista votare o non si recherebbero in cabina. Da un altro sondaggio Ipsos per ITV Movie, invece, emerge che in vista della partita per il Quirinale, la maggioranza degli italiani non vorrebbero Silvio Berlusconi alla Presidenza della Repubblica e preferirebbero che Mario Draghi restasse Presidente del Consiglio dei ministri.
Il PD è il primo partito dopo le amministrative
Analizzando l'impatto delle elezioni amministrative da poco concluse sulle intenzioni di voto dei cittadini, il sondaggio Ipsos rispecchia il forte calo di affluenza dell'ultima tornata elettorale, con il 40,9% di cittadini che sono indecisi o si asterrebbero se si votasse oggi per le politiche. Sul fronte degli schieramenti, invece, l'esito positivo che il centrosinistra ha ottenuto alle comunali premierebbe il PD che risulta il primo partito dato al 20,7% seguito da Lega al 20% e da Fratelli d'Italia al 18,8%. Mentre quest'ultimo si manterrebbe stabile in termini di intenzioni di voto, il sondaggio registra un calo dello 0,5% per il partito di Matteo Salvini rispetto a settembre. A perdere qualcosa dopo le elezioni nei Comuni sarebbero anche il Movimento 5 Stelle e Forza Italia che si fermano rispettivamente al 16,5% e all'8%.
Giuseppe Conte è il leader politico preferito dagli italiani
Nonostante ciò, la situazione appare diversa in termini di indice di gradimento dei leader politici dove al primo posto c'è il pentastellato Giuseppe Conte con un gradimento di 43 punti, seguito da Giorgia Meloni (37) e da Roberto Speranza (34). Nonostante il PD sia il primo partito per intenzioni di voto, il suo segretario Enrico Letta si ferma ad un indice di 32 punti, mentre due punti sotto ci sono Matteo Salvini e Silvio Berlusconi seguiti da Carlo Calenda (28). Rispetto alla fiducia nell'attuale governo, invece, l'indice di gradimento è a 60 punti, mentre è più alto quello per il presidente del Consiglio Mario Draghi (63). Entrambi però hanno perso qualcosa rispetto alle rilevazioni di un mese fa, prima delle amministrative. Dopo le elezioni, invece, il 34% degli italiani sostiene che il risultato nelle varie città non avrà ripercussioni sul governo mentre il 31% non si esprime a riguardo. Solo il 15% dei cittadini crede che il risultato elettorale potrebbe ripercuotersi negativamente sulla maggioranza, mentre il 20% ritiene che favorirà la governabilità.
La maggioranza dei cittadini non vuole Berlusconi al Quirinale
La maggioranza degli italiani preferisce che Mario Draghi resti a capo del governo e che, quindi, non sia lui il prossimo Presidente della Repubblica in vista dello scadere del mandato di Sergio Mattarella. A rivelarlo è un secondo sondaggio Ipsos per ITV Movie che raccoglie le preferenze degli italiani rispetto alla partita del Quirinale che è ormai entrata nel vivo del dibattito politico. Solo il 20% dei cittadini preferirebbe vedere Mario Draghi al Quirinale, mentre il 60% ha dichiarato che lo vedrebbe meglio nell'attuale veste di Presidente del Consiglio dei ministri. Il restante 20%, invece, non si è espresso. Oltre all'ex numero uno della Banca centrale europea, un altro nome che si dà per candidato alla massima carica dello Stato è quello di Silvio Berlusconi su cui, però, gli italiani sono stati ancora più netti. Dal sondaggio Ipsos, infatti, emerge che solo al 21% piacerebbe avere il leader di Forza Italia come Presidente della Repubblica mentre il 69% si esprime negativamente e il restante 10% non si esprime. Sulla partita del Quirinale del prossimo anno, il 78% dei cittadini dice anche che sarebbe arrivato il momento di avere una donna come Presidente della Repubblica. Mentre sull'intenzione del governo di voler superare Quota 100, il 56% degli italiani si è detto contrario ritenendo "importante consentire il pensionamento prima di quanto previsto dalla legge Fornero, costi quel che costi". Per il 27% degli intervistati, invece, Quota 100 "era una misura troppo costosa per il bilancio pubblico" e quindi sarebbe giusto cancellarla. Il restante 17%, infine, non si esprime.