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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia quasi al 30%: cresce anche la fiducia nel governo

Il sondaggio di Termometro Politico ha rilevato che Fratelli d’Italia continua a crescere, mentre il Partito Democratico – secondo per consensi – perde qualche decimale. L’indagine ha riguardato anche le priorità della legge di bilancio e l’immigrazione.
A cura di Andrea Miniutti
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Nell'ultimo sondaggio di Termometro Politico, realizzato per la trasmissione Coffee Break (La7), sono stati registrati diversi cambiamenti rispetto all'ultima rilevazione, effettuata due settimane fa. Fratelli d'Italia continua a crescere e anche la Lega mostra segnali positivi, mentre Forza Italia registra un dato negativo. L'opposizione vede il Pd di Elly Schlein perdere consensi, mentre i 5 Stelle e l'Alleanza Verdi-Sinitra recuperano qualche decimale di punto. Male il polo liberale, con tutti i partiti centristi leggermente in calo.

Fratelli d'Italia continua a crescere, aumenta la fiducia anche nei confronti del governo

Sia il partito della presidente del Consiglio Meloni che quello del ministro Salvini hanno visto i propri consensi aumentare nelle ultime due settimane, rispettivamente toccando il 29,7% (+0,2) e il 9,5% (+0,2). Se da una parte Fratelli d'Italia è sempre più vicino alla soglia del 30%, continua ad arrancare il partito di Antonio Tajani: dopo l'impennata in seguito alla morte del suo leader storico Silvio Berlusconi, ad oggi Forza Italia può contare sul 6,3% (-0,2) dell'elettorato, esattamente due punti percentuali in meno rispetto alle elezioni politiche del 2022. In aumento è anche la fiducia nei confronti della presidente del Consiglio: il 39,6% (+0,9) della popolazione crede molto oppure abbastanza nel capo di governo, mentre il 58,1% (-0,8) si fida poco o per nulla.

A un anno dall'inizio di questa legislatura, Termometro Politico ha chiesto di esprimere un giudizio nei confronti dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Per il 9,9% l'operato del governo è stato migliore delle proprie attese, mentre ha rispettato le aspettative del 33,2% dei rispondenti al sondaggio. Invece, per il 55,2% delle persone il governo ha svolto un lavoro peggiore delle previsioni.

Schlein cala e Conte cresce, mentre polo centrista perde consensi

Per quanto riguarda l'opposizione, il Partito Democratico rimane il secondo partito per consensi con il 19,3%, ma registra una leggera decrescita di 0,3 punti rispetto a due settimane fa, mentre il Movimento 5 Stelle – terzo nella classifica del sostegno popolare – segna un aumento di 0,4, arrivando al 16,5%. Anche l'Alleanza Verdi-Sinistra Italiana rileva un aumento di consensi tra le sue fila, con l'unione tra Bonelli e Fratoianni che tocca il 3%. Invece, tutti i partiti centristi hanno visto il proprio consenso scendere di 0,1 punti percentuali, con Azione al 3,5% e Italia Viva. Più Europa invece è al 2,4%. Infine, troviamo Per l'Italia con Paragone al 2,5% (-0,2), mentre Unione Popolare e Democrazia Sovrana e Popolare si fermano all'1,5%.

Sanità e taglio del cuneo fiscale sono per gli italiani le priorità per la legge di bilancio

Termometro Politico ha indagato anche sulle questioni che stanno animando il dibattito pubblico. Innanzitutto, ha voluto chiedere agli intervistati quali dovrebbero essere le priorità all'interno della prossima legge di bilancio: le risposte più gettonate sono state la sanità (33,6%) e il taglio del cuneo fiscale (26,7%), poi a seguire gli incentivi per l'incremento dei salari (15,1%), gli aiuti alle famiglie contro l'inflazione (13,1%) e le politiche a sostegno della famiglia e della natalità (9,7%).

Infine, l'immigrazione. Il 35,6% crede che sia giusta la norma che stabilisce il pagamento di una cauzione per evitare di finire nei Cpr, mentre oltre il 60% sostiene che sia una legge sbagliata. Tuttavia, le motivazioni che sostengono la contrarietà a questa decisione del governo sono di diversa natura, perché secondo il 43,7% "in questo modo lo Stato non si comporta in modo molto diverso da uno scafista ed effettua discriminazioni in base al denaro posseduto", mentre il 17,6% concorda con la seguente affermazione: "tutti gli immigrati dovrebbero stare nei Cpr, così da poter essere espulsi se la domanda di asilo è respinta".  Per quanto riguarda lo scontro tra Italia e Germania, due persone su cinque si schierano dalla parte delle Ong, tra chi crede che Berlino faccia bene a sostenerle perché salvare i migranti in mare è un dovere giuridico e morale (19,6%) e chi pensa che queste Organizzazioni siano solo vittima di una strumentalizzazione politica (20,7%). Dall'altra parte della barricata, invece, c'è chi sostiene l'idea del pull factor delle Ong (16,9%) e chi approva l'idea secondo la quale queste imbarcazioni dovrebbero portare i migranti nei Paesi da cui vengono finanziate (40,9%).

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