Sondaggi politici, Fratelli d’Italia primo partito oltre il 30%: cala il M5s, risale il Pd
Fratelli d'Italia rimane stabilmente il primo partito nel Paese, oltre il 30% dei consensi. Lo rileva l'ultimo sondaggio di Swg, trasmesso durante il telegiornale di La7. La forza politica guidata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è ancora distante dagli altri partiti: il Movimento Cinque Stelle, in seconda posizione, è oltre dieci punti sotto a FdI. Ma vediamo nello specifico il quadro che emerge dalle intenzioni di voto raccolte da Swg.
Come abbiamo detto, il primo partito nel Paese è Fratelli d'Italia, che questo lunedì si piazza al 31,3%, stabile rispetto alle rilevazioni di una settimana fa. Il partito di Meloni è seguito dal Movimento Cinque Stelle, con cui però la distanza è importante: i grillini infatti perdono 0,1 punti percentuali e scendono al 17,6%, di ben oltre dieci punti sotto a FdI. Al terzo posto, invece, troviamo il Partito democratico, che dopo il crollo di consensi registrato alle elezioni del 25 settembre, guadagna 0,2 punti percentuali rispetto a sette giorni fa e sale al 14,2%. I dem rimangono comunque alla metà dei consensi rispetto al primo partito.
Il primo alleato di Meloni per consensi è la Lega, anche se il Carroccio è ormai stabilmente sotto quota 10%. Il partito guidato da Matteo Salvini si trova in quarta posizione, in leggero calo rispetto alle rilevazioni di lunedì scorso, all'8,3%. Dopo la Lega troviamo il Terzo polo di Azione e Italia Viva, che invece sale nella classifica rispetto a una settimana fa: con 0,3 punti percentuali in più guadagnati negli ultimi sette giorni, la federazione di Carlo Calenda e Matteo Renzi sale al 7,8%, a mezzo punto percentuale dalla Lega.
Forza Italia invece mezzo punto nell'ultima settimana, scivolando al 6,4%. Tra i partiti minori, infine, gli unici a superare la soglia di sbarramento sono l'alleanza di Verdi e Sinistra, stabile al 3,7%, e +Europa, anch'essa stabile rispetto a una settimana fa al 3%.
Tutte le altre forze politiche, se gli italiani fossero chiamati oggi alle urne, non riuscirebbero a entrare in Parlamento. Va infine sottolineato che il 38% degli intervistati nel sondaggio di Swg ha deciso di non esprimersi.