Sondaggi politici, Fratelli d’Italia primo partito: Meloni stacca il Pd di quasi 10 punti
A un anno dalle elezioni politiche, gli equilibri tra le forze politiche non sono cambiati. Fratelli d'Italia rimane saldamente il primo partito e mette quasi dieci punti di distanza tra sé e tutti gli altri. Il Partito democratico rimane al secondo posto, con un lieve vantaggio sul Movimento Cinque Stelle, ma non riesce ad avvicinarsi allo schieramento di Giorgia Meloni, rimanendo al di sotto della quota 20%. È quanto emerge dal sondaggio realizzato da Eumetra per la trasmissione Piazzapulita, su La7.
L'indagine non dà solamente un'idea di come siano oscillate le intenzioni di voto degli italiani dopo un anno di governo di centrodestra, ma permettono anche di fare qualche previsione per il prossimo appuntamento elettorale, le elezioni europee del 2024. Mancano ancora molti mesi (si andrà a votare tra il 6 e il 9 giugno del prossimo anno) e tutto può ancora cambiare, ma per i sondaggi non lasciano dubbi su quale sia il partito favorito.
Secondo l'indagine di Eumetra, Fratelli d'Italia rimane saldamente al primo posto con il 28,9%. Anche se negli ultimi mesi anche il partito della presidente del Consiglio ha risentito di alcune flessioni, andando al di sotto della quota 30%, rimane comunque molto ampio il divario tra FdI e tutte le altre forze politiche. Basti pensare che il Partito democratico di Elly Schlein, seconda forza politica nel Paese secondo l'indagine, si ferma al 19,7%: i dem vengono quindi staccati di oltre nove punti percentuali.
Al terzo posto troviamo invece il Movimento cinque stelle di Giuseppe Conte, pressoché stabile al 16,8. Tutte le altre forze politiche sono al di sotto della doppia cifra. A partire dalla Lega di Matteo Salvini, al 9,8%. L'altro alleato di Meloni al governo, Forza Italia, viene dato invece al 6,7%.
Tra le forze politiche minori le uniche a superare la soglia di sbarramento al 3%, secondo l'indagine di Eumetra, sarebbero Azione – al 3,9% – e l'Alleanza Verdi e Sinistra – al 3,4%. Italia Viva di Matteo Renzi si ferma invece al 2,9%, per cui se gli italiani fossero chiamati oggi alle urne non riuscirebbe a entrare in Parlamento.